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Inter e Milan a braccetto, i nodi vengono al pettine

Romelu Lukaku

Gli osservatori più attenti indicano che il Milan ha giocato le ultime due partite di campionato con gli stessi effettivi della stagione scorsa con Kessie in meno.

Dimostrazione plastica di un mercato fino ad oggi fallimentare. Origi non pervenuto da 4 milioni netti a stagione, De Ketelaere oggetto ancora misterioso da 35 milioni di euro circa solo per citare i nomi più importanti. Dest, Thiaw, Adli, Vranckx tutti in rampa di lancio ma nessuna esplosione.

L’Inter non è da meno.

Mille dubbi su Lukaku

Il ritorno di Lukaku aveva diviso i tifosi, molti entusiasti di ritrovare il gigante belga protagonista dello scudetto con Conte, altrettanti incerti sia per il modo in cui il giocatore aveva lasciato l’Inter 12 mesi prima sia per i dubbi sulle sue effettive condizioni fisiche dopo un anno impiego ad intermittenza al Chelsea.

I 20 milioni investiti per un prestito di un anno erano apparsi un azzardo a qualcuno (https://www.interdipendenza.net/wpadmin/post.php?post=125000&action=edit ) ma la speranza di rivedere Lukaku spaccare le difese avversarie tracimava ogni richiamo al buon senso.

Non è stato fortunato, il guaio muscolare subito a fine agosto ne ha condizionato tutta la prima parte di stagione, mondiale compreso.

Nei 65 minuti giocati con il Napoli Romelu aveva fatto intravedere qualche buono spunto senza peraltro entusiasmare. Quando a Monza ha preso il posto di Dzeko ha confermato che per il momento è solo l’ombra del trascinatore di due anni fa. Il nuovo acciacco al ginocchio di cui si è avuta notizia oggi lo terrà fuori almeno nella gara di Coppa Italia con il Parma sperando che resti l’unica.

Bellanova e Asllani sottoutilzzati

Con tante speranze erano arrivati anche Asllani e Bellanova. I due giovanotti scalpitano per avere l’occasione di mettersi in mostra ma lo schema di Inzaghi prevede per loro un impiego marginale e solo in caso di assenze plurime. Asllani non è riuscito a conquistarsi minuti neanche con la lunga sosta occorsa a Brozovic di cui dovrebbe essere sostituto naturale, almeno nelle idee del mister. Negli occhi dei tifosi resta il suo tiro che a Barcellona poteva valere la vittoria finito sul piedone di Ter Stegen.

Bellanova ad oggi ha messo insieme 105 minuti in 9 apparizioni, non propriamente un segno di fiducia in vista di un eventuale riscatto sul quale la società sta seriamente riflettendo.

Bene solo i “vecchietti”

Alla fine gli acquisti più azzeccati stanno risultando quelli dei due “vecchietti”.  Acerbi, 35enne arrivato in prestito per 4 milioni quasi sul gong di fine mercato dopo che la proprietà aveva a lungo negato l’ok all’acquisto e Mkhitaryan arrivato tra molti dubbi a parametro zero protagonista fino ad oggi di una stagione più che convincente (sombrero di Monza a parte).