La squalifica è finita | Fabio Paratici torna in pista. Festa grande tra i tifosi

Fabio Paratici, noto dirigente di Borgonovo Val Tidone - lapresse - interdipendenza.net
La fine della lunga squalifica di Fabio Paratici diventa l’inizio di una nuova avventura per l’ex direttore bianconero di Borgonovo Val Tidone.
Se non ci fosse stata la squalifica a quest’ora avrebbe continuato serenamente la sua importante carriera, magari proprio al Milan che lo ha cercato tanto, prima di scegliere Igli Tare. Quasi una seconda scelta se non ci fossero stati problemi derivanti proprio dallo stop forzato di Fabio Paratici.
La sua carriera è un esempio di scalata vertiginosa nel complesso mondo del calcio. Completamente in secondo piano la sua esperienza da giocatore, un onesto centrocampista, poco altro. Così dopo una modesta esperienza nelle serie minori, Paratici ha intrapreso la strada dirigenziale, mai scelta fu più azzeccata.
È partito dalla Sampdoria nel 2004, vivendo anni di crescita e affermazione professionale, dove conosce Beppe Marotta. Il grande salto avviene nel 2010, quando la coppia Marotta-Paratici approda alla Juventus.
Qui, Paratici assume il ruolo di coordinatore dell’area tecnica, diventando in breve tempo una figura chiave nella costruzione di una delle squadre più dominanti della storia recente del calcio italiano. Sotto la sua supervisione, la Juventus ha inanellato nove scudetti consecutivi, raggiunto due finali di Champions League e compiuto acquisti di enorme impatto, da Andrea Pirlo a Paul Pogba, da Arturo Vidal a Cristiano Ronaldo.
Ascesa e declino
La sua capacità di scovare talenti e di chiudere affari complessi lo ha reso celebre nel settore. Nel 2018, dopo l’addio di Marotta, Paratici viene promosso a Chief Football Officer e poi a Managing Director Football Area, assumendo pieni poteri nell’area sportiva. Ma dall’ascesa al declino, il passo è breve. La squalifica di Fabio Paratici affonda le sue radici in due distinti filoni d’indagine che hanno scosso il calcio italiano negli ultimi anni: il caso plusvalenze e la vicenda dell’esame di Luis Suarez.
A Paratici è stata inflitta una squalifica inizialmente di due anni e mezzo, poi confermata a un anno e mezzo dal Collegio di Garanzia dello Sport, per il suo ruolo nelle operazioni contestate. Il secondo filone, seppur meno impattante ha avuto un forte risalto mediatico: il caso Suarez e le sue irregolarità nell’esame per diventare cittadino italiano. Paratici è stato ulteriormente sanzionato per il suo coinvolgimento nella vicenda, in relazione alla violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza.

Il futuro è già qui
Con la fine della squalifica, il mondo del calcio si interroga sul futuro di Fabio Paratici. La sua esperienza, la sua rete di contatti e la sua indubbia capacità nel costruire squadre di alto livello lo rendono un profilo appetibile, nonostante le vicende passate.
Saltato il Milan, una delle ipotesi più concrete che circola con insistenza è il suo possibile ritorno al Tottenham. Paratici ha già ricoperto il ruolo di Managing Director of Football presso il club londinese dal giugno 2021 all’aprile 2023, dimettendosi proprio in seguito all’estensione della sua squalifica a livello FIFA. Chissà che non tornerà a Londra per completare l’opera, per la gioia dei tifosi Spurs.