D’Amico ha scelto: mi porto via anche Gian Piero Gasperini | Riparte dai rivali in serie A

Gian Piero Gasperini - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
L’Atalanta sembra destinata ad aprire un nuovo ciclo, se ne vanno il ds D’Amico e il mister Gasperini, firmano per una rivale di serie A
L’Atalanta sta per concludere il campionato al terzo posto, confermando il piazzamento Champions e con più di qualche rammarico per non essere riuscita a tornare in lotta per lo scudetto, approfittando del calendario fitto dell’Inter e della cessione di Kvara che ha indebolito il Napoli.
I lombardi sono in costante crescita come certifica il rendimento di una stagione di alto livello, senza alzare un trofeo ma con risultati che sono in scia con il ciclo di Gian Piero Gasperini, capace di trasformare un club che lottava per la salvezza in uno che ha raggiunto e mantenuto il vertice della classifica.
Dopo la precoce eliminazione ai playoff di Champions, contro un Brugge che pareva alla portata dei bergamaschi, si è iniziato a parlare del possibile addio di Gasperini, al timone della squadra da ben nove anni.
Alla consegna del premio Telenord Gianni Dimarzio, l’allenatore ha dichiarato che non è ancora deciso il suo futuro: “Avremo modo di parlarne insieme con la società. Io ho un contratto con l’Atalanta. Anche l’anno scorso è stato così, poi è stato firmato il rinnovo ad agosto, a campionato già iniziato“.
La permanenza di Gasperini a Bergamo è in forte discussione
Un timore fa propendere per l’ipotesi di voltare pagina: “Se devo dire la verità, in questo momento a differenza di altri anni ritengo che non sarà facile ripetere quello che ha fatto l’Atalanta. Questo mi preoccupa, non è scontato rifare ciò che abbiamo fatto quest’anno“.
Inoltre, l’Atalanta potrebbe salutare anche il direttore sportivo D’Amico, artefice della costruzione di una squadra composta da giovani talenti, poi valorizzati al meglio dal mister.

D’Amico e Gasperini di nuovo insieme ma in un altro club di serie A
D’Amico che è stato contattato dal Milan, in cerca di una figura del genere per costruire una rosa che possa consentire ai rossoneri di competere per lo scudetto il prossimo anno in cui non parteciperanno alle coppe europee.
E sono molti i tasselli da sistemare per una società che ha fallito dal punto di vista sportivo non solo con la prima squadra ma anche con il progetto dell’Under 23, data la retrocessione in serie D. Gasperini potrebbe essere l’uomo giusto e continuare a lavorare con D’Amico.