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Inter, per Moratti non ci sono dubbi dopo Istanbul. Berlusconi interista? Ecco la verità

Tifosi Inter Bandierone
InterMassimo Moratti, parlando ai microfoni di Giornale Radio, è intervenuto sulla scomparsa di Silvio Berlusconi e sulla finale di Champions League. L’ex patron nerazzurro si è soffermato innanzitutto sulla scomparsa dell’ex presidente del Milan.
“Quello che ha rappresentato un po’ per tutta Italia, una presenza forte che ha inciso nella nostra vita. Che si fosse o meno pienamente d’accordo con lui, ha creato dei cambiamenti in vita, politica e calcio… una persona di forte presenza, impressiona questo, che oggi non ci sia più”.
Non ha nascosto poi che la presenza di Berlusconi a capo del Milan lo spronò ne prendere l’Inter, anzi fu proprio uno dei motivi per il quale prese il club nerazzurro da Pellegrini. “Gli chiesi quando si perdeva all’anno, mi disse una cifra astronomica, che poi era vera. Mi venne la voglia di sfidarlo, di affrontare quel suo Milan che vinceva tutto. È stato uno dei motivi per cui ho preso l’Inter”.

Per Moratti comunque entrambi, pur se con punti molto diversi, avevano la spinta di far felice la gente, che definisce “la cosa principale”.

Inter, Moratti racconta il suo rapporto con Berlusconi, uno dei motivi per il quale acquisto il club nerazzurro.

Quando vi siete conosciuti?
Venne a trovarci in ufficio, c’era ancora mio padre, chiese informazioni sulla Sardegna. Una volta poi mi invitò a casa sua per ragioni politiche, per provare a fare qualcosa insieme. Fu estremamente gentile, uno show, fece di tutto per farmi capire la sua personalità. Era sempre interessante incontrarlo, era vivace. Anche per discutere di temi su cui non eravamo proprio d’accordo. Si parlava sempre con rispetto reciproco”.

Poi gli aneddoti: la mamma di Berlusconi che davvero ha lavorato per il padre di Moratti Angelo e quello che voleva Berlusconi essere segretamente interista. Su questo punto Moratti spiega “Non lo so questo, si diceva fosse prima interista per l’amore di sua mamma. Il padre però era milanista. Si può dire di tutto… La mamma aveva lavorato con mio papà, era stata una segretaria importante. Berlusconi me lo ricordava, era carino ricordarlo insieme”.

Poi si è parlato di calcio e della notte di Istanbul dalla quale l’Inter è uscita sconfitta.

Differenze tra Istanbul e la Champions del 2010?
Tante le differenze. Il primo tempo l’ho trovato brutto io calcisticamente. Il secondo invece no, la partita è stata più seria, il City me lo aspettavo più forte, l’Inter ha fatto una partita seria con una bella tattica di Inzaghi. Potevamo portarcela a casa per com’è andata, siamo stati molto sfortunati”.

Inter, per Moratti l’Inter è stata sfortunata. Grandi complimenti a Inzaghi e per il futuro vorrebbe vedere ancora Onana in porta.

L’ha stupita Inzaghi? Lei lo avrebbe esonerato?
“È corretto, certamente lo avrei fatto e avrei sbagliato, come ho fatto qualche volta in passato. Ha dimostrato di avere carattere, poi è arrivato dove doveva arrivare, vincere la Champions è un fatto eccezionale, essere arrivati secondi è fantastico comunque”.

Lascerebbe così la rosa o cambierebbe oggi?
“Non so come siano i contratti. Lukaku non è del tutto nostro, bisogna capire. La struttura della squadra è da tenere, quella è. Ha carattere, insegna ai nuovi cosa vuol dire partecipare a tornei importanti. Quella del Triplete non era vecchia come squadra, era da mantenere come ossatura. Lo stesso lo farei ora. Se dovesse andare via Lukaku, completerei l’attacco. Il centrocampo è forte, la difesa più forte di quella che si pensasse, il portiere dopo Handanovic è forte e rappresenta il futuro. Bisogna concentrarsi sull’attacco”.

Giocatori come Onana servono per il carisma che ha avuto?
“Spero rimanga. Un giocatore di fortissima personalità e grande coraggio, è un esempio per tutti. Deve essere anche simpatico, gli vogliono tutti bene. Per me non è da perdere ora, come Barella. Sono giocatori su cui puntare per il futuro”.

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