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Inter, un giocatore ti risolve i guai. Ora è un jolly inaspettato (GdS)

Simone Inzaghi

Inter, Inzaghi può stare tranquillo a togliere le castagne dal fuoco potrebbe pensarci Mkhitaryan.

Come riporta La Gazzetta dello Sport l’armeno potrebbe essere l’asso nella manica del tecnico nerazzurro. Il giocatore ex Roma nell’ultima settimana si è rivelato una pedina fondamentale nello scacchiere interista. Contro il Barcellona all’andata è stato schierato come mezzala facendo indietreggiare Calhanoglu nel ruolo di play basso al posto di Brozovic. Contro il Sassuolo si è confermato in ascesa sia fisicamente che a livello di amalgama con la squadra. Ora però potrebbe essere chiamato dal Mister in una nuova posizione tattica. Inzaghi starebbe infatti pensando di inserire il talentuoso armeno dietro una sola punta, che dovrebbe essere Lautaro, nel match di mercoledì sera al Camp Nou.

 

Inter, Mkhitaryan tuttofare. Da mezzala a supporto di un’unica punta: Inzaghi ci pensa.

Secondo quanto riporta la “rosea” l’assenza di Correa e la poco duttilità di Dzeko in un’impostazione tattica attendeista, vedrebbe l’ex Arsenal essere il giocatore ideale per sviluppare in maniera rapida la fase di transizione nerazzurra. Per Inzaghi si tratterebbe di una considerazione non estemporanea. Più volte l’allenatore ex Lazio stava per mettere in pratica questa variazione tattica.  All’andata le condizioni non ottimali di Lautaro avevano spinto il tecnico piacentino a pensare a a giocare con una sola punta di ruolo, idem sabato scorso in Sassuolo-Inter, quando voleva far rifiatare uno tra Dzeko e Lautaro proprio spostando più avanti l’armeno.

Ora si vedrà davvero se Inzaghi attuerà questo piano. L’Inter in attacco è sicuramente in emergenza con i KO di Lukaku, infortunio diventato di lungo corso, e l’assenza di Correa nuovamente ai box. In questo calvario se Mkhitaryan riuscisse a farsi valere anche come supporto alla prima punta, Inzaghi potrebbe contare su un’altra freccia al suo arco e scrollarsi di dosso anche le critiche di chi lo ritiene troppo legato al suo modulo base.

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