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Si scrive Skriniar, si legge perfezione: la partita dello slovacco

La partita di Milan Skriniar di ieri sera ha rasentato la perfezione: un rendimento, quello dello slovacco, che parte da lontano

“Ci siamo detti di entrare subito in campo cattivi per togliere speranze all'avversario”. Parole e musica da parte di Milan Skriniar leggi qui quanto ha detto a Dazn – che, a fine primo tempo, aveva già fatto capire le intenzioni dell'Inter sulla partita. Un risultato rotondo e senza ammissione di appello, un 6-1 in cui il difensore slovacco è stato – ma oramai non fa più notizia – uno dei migliori in campo. Sembra che dopo lo scudetto dello scorso anno e dopo la prestazione super contro il Real Madrid, Skriniar abbia avuto una maggiore consapevolezza nei propri mezzi tanto da elevarlo addirittura ad un livello superiore rispetto alla passata stagione.

“La perfezione dell'uomo consiste proprio nello scoprire le proprie imperfezioni”, diceva Sant'Agostino ed è un motto che vale tanto anche per Skriniar, che solo due stagioni fa, sembrava essere stato relegato in panchina perchè non adatto alla difesa a tre, con tanto di possibile partenza in estate. L'anno dopo non solo ha riconquistato il posto da titolare sul centro-destra, ma ha fatto vedere quello a cui ci aveva abituato come fatto anche ieri sera: fisicità, insuperabile nell'uno contro uno, ruolo da regista difensivo, ma anche qualche folata in avanti ad accompagnare l'azione, oltre al gol di testa che, oramai, sta diventando quasi un'abitudine. Ma se questo non bastasse, ci sono anche i numeri che avvalorano la prestazione dello slovacco (statistiche di SofaScore), grazie a ben cinque salvataggi, a due duelli vinti su tre e ad un contrasto aereo vinto su due. Questo solo per quanto riguarda la fase difensiva, perchè la prova totalizzante di Skriniar è stata grande anche in fase offensiva. 95,2% di precisione dei passaggi, un dribbling provato e riuscito e 56 tocchi di palla.

Dopo la partita contro il Real Madrid, il Principe Milito lo ha paragonato al più forte centrale della storia nerazzurra, ovvero Walter Samuel. Forse è un po' presto per questo paragone, ma la partita di ieri contro il Bologna, attesta che la crescita di Skriniar va dritta in quella direzione. Un giocatore che dalle proprie imperfezioni di due anni fa è rinato ed è diventato insuperabile – chiedere a Sansone, Barrow, Soriano e Arnautovic — Skriniar si è ripreso definitivamente l'Inter e sta diventando uno dei difensori più forti d'Europa, con un rinnovo in ballo ed un ruolo da capitano che potrebbe davvero essere adatto a lui.