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(GdS) Le parole di Luciano Spalletti prima di Inter Hellas Verona

Le parole di Luciano Spalletti nella conferenza di ieri

La difficile settimana dei nerazzurri si chiuderà con il match contro l’Hellas Verona in un San Siro che supererà i 60mila spettatori. Luciano Spalletti ha parlato della situazione di Walter Sabatini e di come i suoi riusciranno ad arrivare in Champions League alla fine della stagione

La corsa alla Champions non si ferma e anche questo weekend l’Inter di Luciano Spalletti dovrà vincere a tutti i costi per mantenere il quarto posto lontano dalla Lazio. Le dimissioni di Walter Sabatini hanno scosso l’ambiente che, però, oggi pomeriggio dovrà pensare solo al campo contro l’Hellas Verona.

Nella conferenza di rito il tecnico di Certaldo è sembrato molto rilassato e tranquillo, la sua squadra era in crescita prima della pausa delle nazionali, sarà importante vedere come reagiranno i giocatori dopo le varie trasferte ed i viaggi

Le parole di Luciano Spalletti

“Io l’anno prossimo sarò l’allenatore dell’Inter. Devo fare in modo che i ragazzi diano sempre il massimo, e attraverso il loro massimo bisogna raggiungere il nostro obiettivo. Voglio cercare di determinare. Quelli fatti come me, e in squadra ce ne sono eccome, vivrebbero malissimo il mancato raggiungimento della Champions. Un ricordo così negativo ce lo porteremmo dietro per sempre. Io devo chiedermi se stiamo raccogliendo abbastanza e secondo me c’è ancora margine per migliorare. Non so come andrà a finire, abbiamo però tanto a disposizione tecnicamente…”

“Non sono in scadenza, coi direttori stiamo pianificando l’estate, la trasferta negli Stati Uniti, e l’anno prossimo sarò ancora sulla panchina dell’Inter. I contratti servono a fare clamore, ma poi vengono disfatti in un attimo, come è successo in questi giorni… Io faccio il contratto per non mettere in difficoltà me stesso e la società, poi bisogna però portare a casa i punti.”

Sabatini? Sì, le sue dimissioni hanno fatto rumore, sia per il valore dell’uomo, sia per lo spessore del professionista. Per me Walter è un samurai del calcio, uno che ha sintesi, che lotta sempre per riuscire a incidere nella battaglia. Ci siamo sentiti al telefono, ora voglio salutarlo di persona, me l’ha promesso. Con lui ho un ottimo rapporto e lo manterrò.”