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Inter, Biasin dice la sua su quanto accaduto tra Acerbi e Juan Jesus

Inter, Biasin parla del caso Juan Jesus-Acerbi. Il tema di questi giorni è sicuramente quello inerente alle presunte frasi di Acerbi nei confronti di Juan Jesus. Il difensore nerazzurro è stato accusato, da parte di quello brasiliano, di aver proferito nei suoi confronti frasi razziste. In attesa di capirne di più sui fatti, nelle sedi più opportune, in tanti hanno espresso la loro opinione sull’accaduto. Tra questi, anche il giornalista Fabrizio Biasin, che all’interno del suo editoriale per Tuttomercatoweb, ha dato il suo pensiero sulla faccenda.

Ecco le parole di Biasin: “È successo un bel casino. E “bel” non c’entra davvero nulla. Riguarda Juan Jesus, Acerbi e tutta la faccenda che ben conoscete. Ognuno ha il suo punto di vista, ci mancherebbe. Rispetto a quanto accaduto durante Inter-Napoli, Juan Jesus inizialmente ha detto “sono cose di campo” e così ha confermato di essere una gran bella persona, uno che ti viene incontro, uno che ti allunga la mano. Solo che poi è successo l’irreparabile. Acerbi aveva un dovere che era anche un diritto, ovvero quello di esporsi. Lo ha fatto in Stazione Centrale, decisamente non il luogo adatto, tra l’altro dopo essere stato allontanato dalla Nazionale. Ha detto così: “Gioco a calcio da 20 anni e so quello che dico. In campo succedono tante cose, giocando si possono dire tante cose. Poi quando l’arbitro fischia ci si dà la mano e amici come prima. Non ci deve essere razzismo in nessun posto al mondo e io non ho detto alcuna frase razzista”.

Biasin, poi, ha continuato: “Rispetto a quanto accaduto durante Inter-Napoli, Juan Jesus inizialmente ha detto “sono cose di campo” e così ha confermato di essere una gran bella persona, uno che ti viene incontro, uno che ti allunga la mano. Solo che poi è successo l’irreparabile. Acerbi aveva un dovere che era anche un diritto, ovvero quello di esporsi. Lo ha fatto in Stazione Centrale, decisamente non il luogo adatto, tra l’altro dopo essere stato allontanato dalla Nazionale. Ha detto così: “Gioco a calcio da 20 anni e so quello che dico. In campo succedono tante cose, giocando si possono dire tante cose. Poi quando l’arbitro fischia ci si dà la mano e amici come prima. Non ci deve essere razzismo in nessun posto al mondo e io non ho detto alcuna frase razzista”.