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Benassi Inter, l’ex sul futuro: “Ritorno a Milano? Voci che fanno piacere”

BENASSI INTER – Domani sera l’Inter di Luciano Spalletti affronterà la Fiorentina dell’ex Stefano Pioli al Franchi. Non solo il tecnico ha un passato in nerazzurro. Tra le fila dei viola c’è anche quel Marco Benassi, cresciuto in nerazzurro. Il centrocampista ha parlato del suo passato ai microfoni di Tuttosport.

Si sente più un ex stavolta o quando affronta il Torino? «Mi sento ex di entrambe le squadre. In nerazzurro sono cresciuto, ho vinto nelle giovanili e debuttato in Serie A. Sarò sempre grato all’Inter per questo. In granata ho giocato tre anni, sono stato capitano e mi sono tolto diverse soddisfazioni. Questo però è il passato, ora conta solo la Fiorentina».

Benassi Inter, il centrocampista per ora spegne le voci

Benassi è stato chiaro anche sul suo futuro. Ritorno all’Inter? «Voci, solo voci. Ovviamente fanno piacere ma ora non ci penso minimamente. Ho un contratto fino al 2022, sono tranquillo e soprattutto concentrato su questa stagione. Questo è il gruppo migliore in cui finora sono stato, giovane, animato dalla voglia di fare bene. Un gruppo di qualità e anche di spessore, visto quanto ci è successo».

Il mio ricordo su Astori? «Appena approdato in viola il primo che incontrai fu proprio Davide e mi bastò per capire che lui era sempre il primo ad arrivare, che c’era sempre. Era il punto di riferimento. Lui è presente anche adesso e siamo tutti impegnati a mettere in pratica i suoi suggerimenti. Penso sia orgoglioso di noi. Ma non ci basta: il sogno è vincere e dedicargli la Coppa Italia».

Inter e Chiesa, il pensiero di Benassi

Inter distratta dal caso Icardi? «Temo di no, basta vedere gli ultimi risultati ottenuti pur mancando l’argentino. Ora ha più tenacia e più soluzioni di gioco. Icardi è un attaccante sempre pericoloso ma con o senza di lui i nerazzurri restano una squadra forte. Sarà una gara durissima».

Un consiglio per il futuro a Chiesa? «Quando si è giovani, e parlo anche per me avendo 24 anni, quello che più conta è giocare e sentirti importante. Vero che nelle squadre big puoi allenarti ogni giorno con tanti campioni ma è anche vero che solo giocando con continuità si cresce, si migliora, accumuli esperienza».

Fonte: Tuttosport