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“Inter trailer in loop… ma il film promette bene”

Indice dei contenuti

1 Inter – Il noto giornalista e conduttore radiofonico Lapo De Carlo, illustra a TWM gli scenari dei nerazzurri. Tutto tace, ma “il film promette bene”1.0.1 PERISIC E MURILLO1.0.2 TUTTO TACE1.0.3 PROSTITUZIONE INTELLETTUALE1.0.4 GLI ITALIANI E I GIOVANI1.0.5 TIFOSI DIFFIDENTIInter – Il noto giornalista e conduttore radiofonico Lapo De Carlo, illustra a TWM gli scenari dei nerazzurri. Tutto tace, ma “il film promette bene”

“L’Inter oggi si raduna con tutti i suoi effettivi, pranza e si trasferisce a Riscone di Brunico. Prima amichevole il 9 contro il Wattens, ma senza acquisti luccicanti da mostrare al reparto argenteria, di fronte ai tifosi che andranno in ritiro a vedere più come lavora Spalletti che ad accogliere entusiasticamente un gruppo di giocatori, capaci, la scorsa stagione di oltraggiare la maglia e la storia dell’Inter, con un impegno, dichiaratamente al di sotto dello standard per motivi incomprensibili”.

Spalletti ha chiesto alla società di poter valutare il reale profilo psicologico di uomini troppo demotivati per essere veri”. 

PERISIC E MURILLO

“A partire da Perisic, particolarmente disinteressato a rivestire il nerazzurro.

L’Inter ha rifiutato un’offerta da 45 milioni +5 di bonus, ma se il giocatore persistesse nella sua indifferenza non ci dovrebbe essere ragione di trattenerlo ulteriormente.

Al contrario Murillo intende far ricredere l’Inter sulle sue qualità ma due stagioni dovrebbero essere state sufficienti”. 

TUTTO TACE

“I giocatori dell’Inter psicologicamente hanno dimostrato di non essere all’altezza delle ambizioni di un grande club, non funzionano e nessuno ha le stigmate del leader. 

Per questo ci si aspetta di vedere ingressi che sappiano porre rimedio in tutti i reparti.

Non ricordo però un mercato dell’Inter più segreto di quello attualmente in svolgimento.

Gli organi di informazione sportiva propongono quotidianamente una decina di nomi accostati alla società, sostenendo convincentemente di un interesse concreto della dirigenza nerazzurra, eppure nonostante sia passato il fatidico 30 giugno non è ancora arrivato nessuno, ad eccezione di Skrinjar e Padelli.

I due giocatori più vicini sembrano Borja Valero e Dalbert“.

PROSTITUZIONE INTELLETTUALE

“È comunque lecito dire che l’Inter sta facendo esattamente le cose che per una vita sono sempre state richieste da stampa e tifosi: lavorare bene, puntare sui giovani, valorizzare gli italiani, incoraggiare il settore giovanile ed ancora: comprare giocatori veri e non figurine, ‘senza fare rivoluzioni che tanto non serve a niente’.

Ebbene, sta andando proprio così ma non sembra che il metodo di lavoro sia del tutto compreso. Anzi.

L’arrivo di Walter Sabatini dicevamo, ha sancito un deciso cambio di rotta e messo un punto esclamativo sulle plusvalenze per i prossimi anni.

Comprare i giovani più promettenti, tessere dei rapporti con società che lancino o scoprano Under 20, acquisirli ed eventualmente portarli in nerazzurro.

In caso contrario rivenderli a cifre superiori del cartellino precedentemente pagato . Non fa una piega”.

GLI ITALIANI E I GIOVANI

“L’Inter, già dalla scorsa stagione, sta puntando su un maggior numero di italiani in rosa (Santon, Ranocchia, Candreva, D’Ambrosio, Gagliardini, Eder), ma la brutta stagione non ha posto l’accento adeguatamente sull’inversione di tendenza, al contrario è stato snobbato l’impiego contemporaneo di 11 giocatori stranieri nella stessa partita da parte del Napoli di Sarri.

Quando accadeva all’Inter era uno scandalo, probabilmente per questione di visibilità, moda, convenienza politica e altre spiegazioni che potete essere liberi di trovare.

Il settore giovanile è stato tanto incoraggiato economicamente, tanto da raggiungere ben tre titoli dalla squadra Primavera. Under 17 e Berretti. Anche questi successi sono stati salutati con entusiasmo ma un enfasi durata lo spazio di un mattino”.

TIFOSI DIFFIDENTI

“Sabatini e Ausilio stanno lavorando in sintonia, ma i tifosi dell’Inter serbano una
diffidenza, misto rancore, per Ausilio per il lavoro svolto nelle ultime stagioni e sono convinti che la sua permanenza sia ornamentale e di scarso aiuto al nuovo eroe Sabatini.

Semplificazioni fatte da un pubblico che non può conoscere nei dettagli il lavoro svolto da una società che nelle ultime stagioni era in grande confusione e non aveva una strategia concordata di lungo respiro.

Così il soldato Ausilio, con tutti i suoi limiti, ha eseguito il lavoro che avrebbero dovuto fare altri (specie nella comunicazione all’esterno) e ha sbagliato, accollandosi colpe non sempre sue.

I due stanno lavorando insieme e a breve potrebbe persino prendersi qualche merito.

Al momento però l’Inter tace, lavora nell’ombra, semina indizi ma produce più ansia che concretezza per un mercato che lo stesso Spalletti ha indicato come determinante in ogni singola scelta.

Sono convinto che la natura dei nuovi acquisti sarà d’impatto e le parole che useremo tra 20 giorni saranno diverse.

Oggi l’Inter è però un trailer che va in loop, promette bene ma non fa ancora iniziare il film. Per dirla come la società: coming soon”. 

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