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Juventus a punteggio pieno: bene ma non benissimo | Tutti felici tranne uno, Tudor lo taglia

Igor Tudor

Igor Tudor, allenatore della Juventus - lapresse - Interdipendenza.net

Trascinata da Yildiz e Vlahovic la Juventus è partita con tre successi di fila. Tutti felici tranne uno: Tudor e un prossimo “taglio”.

Il chiacchierato Igor Tudor, quello che questa estate aveva paventato l’idea di abbandonare la Juventus senza certezze, quello che era traballante, quello che poteva essere scalzato dalla panchina bianconera se solo Cesc Fabregas o Gian Piero Gasperini avessero contraccambiato gli ammiccamenti della Signora, sta zittendo tutti. A suon di risultati e consensi.

La partenza a razzo della Juventus, che ha conquistato tre vittorie su tre in campionato, ribaltando perfino l’Inter nel derby d’Italia, vinto negli ultimi minuti 4-3, è stata per molti inaspettata. Non certo per l’allenatore croato.

Igor Tudor ha dimostrato di aver avuto le idee chiare fin da subito, ripartendo da quanto di buono espresso dalla Juventus nella parte finale della stagione grazie alla quale è riuscito a strappare un insperato posto Champions League con Thiago Motta, riuscendo a mettere a posto tutti i pezzi del puzzle e a dare un’identità precisa a una squadra che sembrava smarrita.

L’euforia e l’entusiasmo sono tornati a dominare l’ambiente della Continassa, grazie anche alle prestazioni convincenti dei suoi uomini migliori. Vlahovic è tornato a segnare con regolarità, dimostrando una forma fisica e psicologica eccellente, pure lui zittendo tutti.

Il nuovo leader

E che dire di Kenan Yildiz: il giovane ma talentuoso turco si è consacrato come il nuovo leader tecnico della squadra, un talento purissimo che ha conquistato i tifosi con giocate da campione. Il campo sembra essere l’unico luogo di gioia in casa bianconera, ma non tutti sono felici.

Il clamoroso 4-4 di Champions League contro il Borussia Dortmund, è un pari dal bicchiere mezzo pieno pensando che la Juventus era sotto 2-4 in pieno recupero. Mezzo vuoto sommato le reti al passivo negli ultimi due incontri: sette!

Michele Di Gregorio
Michele Di Gregorio, portiere della Juventus – lapresse – interdipendenza.net

Dito puntato

L’inizio di stagione quasi perfetto della Juventus è macchiato da un’unica, grande incognita: la porta. Dopo aver incassato sette gol in due partite, tra campionato e Champions League, la domanda che circola sui social tra i tifosi è diventata virale: “Ma abbiamo bisogno di un portiere?“.

Dalla domanda a un dito puntato, il passo è breve. Già, se l’attacco non ha problemi a segnare, Michele Di Gregorio non sembra quello dell’anno scorso, finito nel mirino della critica. Le sue prestazioni, poco convincenti e segnate da errori, hanno messo in discussione la sua titolarità. Secondo la Gazzetta dello Sport, l’idea di un cambio in porta si fa sempre più concreta. A pagare le incertezze di Di Gregorio sarebbe proprio lui, che rischia di essere il primo “taglio” eccellente di Tudor, a spese di Mattia Perin, un bianconero che ogni estate è sul punto di partenza, ma che alla fine resta sempre. E si trasforma in una risorsa.