Caos Lazio | Mercato ancora bloccato. Sarri se ne va, tifosi biancocelesti infuriati

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio- lapresse - interdipendenza.net
Situazione a dir poco complessa in casa Lazio dopo il kappaò del Mapei Stadium col Sassuolo, secondo stop in tre gare. Sarri se ne va.
Un’atmosfera pesante sulla Lazio. Da mesi, a dirla tutta. L’entusiasmo per il ritorno del Maestro Sarri è svanito subito alla notizia di una Lazio col triplice indice negativo e impossibilitata quindi a fare mercato, secondo le regole vigenti.
Il campionato non ha scacciato i fantasmi di una contestazione sempre più forte. Dopo la brutta sconfitta di Como, senza colpo ferire, un nuovo stop cancella il 4-0 dell’Olimpico contro l’Hellas Verona.
Lazio di nuovo kappaò al Mapei Stadium contro un Sassuolo al primo squillo stagionale. Una sconfitta che non solo aggrava la situazione in classifica, ma che mette a nudo tutte le problematiche di una squadra che non riesce a trovare un’identità e che sembra bloccata in un limbo di incertezze.
A pesare in modo significativo è la situazione del mercato, ancora bloccato nonostante le dichiarazioni ottimistiche e gli sforzi sbandierati dal presidente Lotito. Le promesse di rinforzi, che avrebbero dovuto dare una scossa alla squadra e accontentare le richieste di Maurizio Sarri, sembrano essere rimaste lettera morta.
Tutto storto
I nuovi acquisti non arrivano e la rosa, già deficitaria in alcuni ruoli chiave causa infortuni (vedi Rovella, leggasi Lazzari e soprattutto il Taty Castellanos, appare incompleta e non all’altezza delle aspettative. A peggiorare la situazione la prestazione col Sassuolo, incolore e senza mordente, preoccupante perché arriva prima del derby, in un clima è già infuocato e con una contestazione in atto.
I tifosi, che avevano riposto grandi speranze in questa stagione, si trovano ora ad affrontare una realtà deludente. L’entusiasmo iniziale si è trasformato in frustrazione e i fischi che hanno accompagnato la squadra al fischio finale ne sono la prova.

La notizia choc
Una situazione che ha raggiunto il suo apice al termine del match contro il Sassuolo, quando Maurizio Sarri, visibilmente scosso e amareggiato, ha abbandonato lo stadio Mapei in fretta e furia, senza presenziare alla consueta conferenza stampa post-partita.
Il gesto del tecnico ha gettato un’ombra di inquietudine su tutto l’ambiente biancoceleste. Solo in seguito, si è appreso che la sua repentina partenza era dovuta a motivi familiari urgenti. Tuttavia, la vicenda non ha fatto che acuire il senso di smarrimento di una tifoseria già provata da un avvio di stagione a dir poco complicato. La sensazione è che il vaso stia per traboccare e che la pazienza dei tifosi laziali sia ormai al limite.