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Marotta in missione. L’Inter deve sfoltire la rosa e aumentare il tesoretto | Un’uscita seduta stante

Marotta

Beppe Marotta, presidente dell'Inter - lapresse - interdipendenza.net

Grandi manovre in casa Inter per costruire una rosa a disposizione di Cristian Chivu per tornare ad alzare importanti trofei.

Giornate intense per Beppe Marotta, impegnato a ritirare premi ma anche a mettere a disposizione di Cristian Chivu un gruppo squadra più giovane ma comunque altamente competitivo, per rilanciare il progetto nerazzurro.

Premi e riconoscimenti per il presidente dell’Inter come la recente laurea magistrale Honoris Causa in Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali conferitagli dall’Università di Milano-Bicocca, in quanto figura di spicco nel management sportivo italiano e internazionale e per il suo impegno nella valorizzazione del capitale umano.

Il restante tempo Beppe Marotta lo sta impiegando fuori dall’Italia, in missione, per la costruzione di un’Inter ancora più forte del precedente ciclo passato per le mani di Simone Inzaghi, a cui è mancato soltanto il lieto fine, ripensando alla scorsa stagione.

Serve un tesoretto per determinati acquisti, funzionali al gioco di Cristian Chivu, un allenatore che ricerca la verticalità senza dover per forza tenere sempre il pallone tra i piedi, ma mantenendo l’equilibrio di base.

Tutto passa per il mercato sostenibile

Quel tesoretto si può formare solo ed esclusivamente attraverso le cessioni, visto che Oaktree ha pensato a trattenere tutto i big, spendendo innumerevoli risorse. Per questo ora bisogna cedere. Cedere e cedere.

Tanti i nomi nella lista degli esuberi. Giocatori marginali al progetto tecnico interista, molto simile a quello precedente a livello di nomi: stessi interpreti ma con una differente visione di gioco. Così, scorrono i titoli di coda per altro nerazzurro.

Zinho Vanheusden
Zinho Vanheusden con la maglia dell’Inter – Instagram – interdipendenza.net

Tutto fatto

Gli spagnoli Marbella Football Club ha raggiunto un accordo con Zinho Vanheusden, difensore classe 1999, che l’Inter scovò giovanissimo, nel 2015, nel settore giovanile dello Standard Liegi. Una lunga gavetta per il belga, partita dalla “cantera” nerazzurra con la quale vince uno scudetto e una Coppa Italia da protagonista, continuata con una sfilza di prestito: Standard Liegi e AZ Alkmaar, di nuovo In Belgio, prima con lo Standard Liegi e poi nel Malines.

Un centrale dotato di un fisico imponente e poderoso, abile nelle ripartenze e nei contrasti, cresciuto con il mito di Sergio Ramos, anche se non ripercorrerà mai la leggendaria carriera dello storico capitano del Real Madrid. Continuerà la stagione al Marbella, almeno fino al 30 giugno 2026. Poi chissà, magari tornerà di nuovo all’Inter e la ritroverà con tutti quei trofei che poteva vincere nella scorsa stagione, prima di rimanere con un pugno di mosche in mano. Ma anche tanta voglia di rivalsa.