Caos Atalanta | Neanche lui vuole più vestire di nerazzurro. E lo dice apertamente

Il canto del Cigno dell'ultima Atalanta made in Gasperini - lapresse - interdipendenza.net
L’era post Gasperini porta radicali cambiamenti in casa Atalanta. Scoppia un altro caos: c’è chi non vuole rimanere a Bergamo.
C’era sempre stato qualche chiacchiericcio sui giocatori dell’Atalanta che ogni anno venivano sacrificati sotto l’egida di Gian Piero Gasperini sull’altare delle plusvalenze. Qualcuno ha sempre vociferato del difficile rapporto con l’ex allenatore della Dea.
Come non ricordare il caso Koopmeiners di un’estate fa, quando l’olandese fece di tutto per non vestire più di nerazzurro, ma ci vollero pur sempre i 60 milioni di euro della Juventus per sbloccare il pericoloso (per tutti) impasse. Figuriamoci in questa sessione di mercato senza più Gasp.
Si è chiuso un ciclo leggendario, nove stagioni praticamente irripetibili, che hanno trasformato l’Atalanta da squadra di provincia a protagonista in Italia e in Europa. L’addio di Gian Piero Gasperini, l’architetto di questo miracolo nerazzurro, ha lasciato un vuoto incolmabile e ha catapultato la Dea in una dimensione di totale incertezza.
Ora, sulle spalle di Ivan Juric, il successore designato, grava un’eredità pesante. Nove anni di calcio intenso, di bel gioco, di scoperte talentuose e di risultati storici non si possono dimenticare in un tempo piccolo.
Un inizio carico di dubbi
L’Atalanta di Gasperini ha abituato i suoi tifosi a sognare in grande, a competere con le big e a lasciare il segno anche in Champions League. Ma ogni ciclo, per quanto glorioso, è destinato a finire. All’Atalanta questo lo sapevano, il problema è che non tutti i big stavolta vogliono restare.
Come se non bastassero tutte le difficoltà del caso, Ivan Juric si trova di fronte a una sfida ardua. Riuscire a replicare, anche solo in parte, il successo del suo predecessore sarà un’impresa titanica. Figuriamoci senza le certezze di Mateo Retegui, volato in Arabia Saudita o Ruggieri ora all’Atletico Madrid. Tutta da monitorare poi la situazione del richiestissimo Ederson. E non è tutto.

Rottura totale
Lookman voleva partire già nella passata stagione, aveva perfino chiesto (e ottenuto) di non essere convocato per la prima di campionato, ma quell’offerta del PSG non è mai arrivata. Stavolta ne sono arrivate due da parte dell’Inter, spintasi fino a 45 milioni. Niente da fare, la Dea ne vuole cinquanta, o non se ne fa nulla.
Il nigeriano non ha preso affatto bene l’ultimo rifiuto, facendo sparire dai suoi profili social tutte le foto che lo ritraevano con la maglia nerazzurra. Un gesto inequivocabile che sa di rottura e che alimenta le voci di un suo imminente addio, che avverrà solo se l’Atalanta riceverà in cambio quei benedetti 50 milioni di euro. Non un euro in meno.