“ZINGARO”, terremoto a Dimaro | Il Napoli lo caccia dal ritiro: Conte non può credere alle sue orecchie

Antonio Conte furioso - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Un’espressione infelice costa la cacciata dal ritiro, il clima è infuocato a Dimaro, Conte è rimasto senza parole
Il Napoli sta proseguendo il suo ritiro a Dimaro agli ordini di Antonio Conte. Il mister pugliese sta per accogliere i nuovi arrivati, con la dirigenza che continua il lavoro per rinforzare l’organico e renderlo all’altezza di potere concorrere su più fronti.
I campioni d’Italia in carica sono reduci da una stagione che non li ha visti protagonisti in Europa mentre la prossima parteciparanno alla Champions League, con l’obiettivo minimo di superare il girone unico e approdare agli ottavi di finale.
I partenopei possono contare sulle ambizioni sia del tecnico che del presidente Aurelio De Laurentiis, con entrambi motivati nel perseguire un ciclo che garantisca ottimi risultati anche in campo internazionale.
Per restare ad alti livelli e sopportare un fitto calendario serve almeno un ricambio di qualità in ogni zona del campo, con le seconde linee che avranno un ruolo fondamentale data la necessità di un turnover sistematico.
Conte non se l’aspettava, sono rimasti tutti senza parole
Ma a Dimaro, nelle ultime ore, l’attenzione se l’è presa Gaetano Imparato. Il giornalista è stato allontanato e non potrà accedere alla tribuna stampa del Maradona e alle conferenze di Conte.
In diretta televisiva ha dichiarato: “Finalmente ne dovrebbe andare il nigeriano dopo che se ne è andato via lo zingaro di georgiano“. Il riferimento era relativo a Kvara, ceduto questo gennaio al Psg, con cui ha vinto la Champions.

Un’offesa che è stata subito punita, è stato cacciato da Dimaro
Un appellativo che ha fatto sobbalzare dalla sedia i presenti in studio e che costa caro al collega che è così privato della possibilità di assistere di persona alle conferenze della squadra campana. Un commento inappropriato e irrispettoso nei confronti di un talento che ha inficiato sullo scudetto del 2023 e, in parte, su quello conquistato all’ultima giornata questo maggio.
Un provvedimento che è stato ritenuto congruo, nonostante le giustificazioni del colpevole, il quale era intervenuto per dire la sua su un’altra cessione, quella di Osimhen, tornato a Istanbul, stavolta a titolo definitivo, ed essere di nuovo il terminale offensivo dei campioni di Turchia del Galatasaray. Con la partenza dei due top player il Napoli ha incassato 150 milioni che sta poi investendo per rinnovare la rosa.