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“Mi hanno stroncato la carriera”, il calcio lo ha cancellato per sempre | Ha pagato l’errore di un sistema: dimenticato da tutti

L'Under 21 vince l'Europeo nel 2004 - Foto X - Interdipendenza.net

L'Under 21 vince l'Europeo nel 2004 - Foto X - Interdipendenza.net

Dopo una storica vittoria è stato messo da parte, il calcio appartiene ormai al passato per lui, è stato vittima del sistema

Il calcio ha fatto parte della sua vita per circa 40 anni. Nel corso della sua carriera in campo ha formato, insieme a Dino Zoff, Gaetano Scirea e Antonio Cabrini una delle retroguardie più forti della storia e che ha fatto la fortuna della Juventus e della Nazionale italiana, con cui si è laureato campione del Mondo nel 1982.

In bianconero ha disputato ben undici stagioni, con cui ha vinto sei campionato e anche due titoli internazionali, oltre a raggiungere una finale di Coppa dei Campioni.

Era molto apprezzato dalla tifoseria per l‘attaccamento alla maglia e per lo spirito di sacrificio ogni volta che scendeva sul terreno di gioco, tanto da essere tra i giocatori più carismatici dello spogliatoio.

Una volta deciso di appendere gli scarpini al chiodo, è entrato a fare parte del comparto tecnico della FIGC, seguendo Giovanni Trapattoni, da cui ha appreso molto, fino a che non è stato scelto come allenatore dell’Under 21.

Un trofeo conquistato con merito ma che non è stato un trampolino di lancio

Con gli azzurrini conquisterà uno storico Europeo, l’ultimo vinto dalla nostra Nazionale, nel 2004, con una netta vittoria in finale contro la Serbia e Montenegro 3-0, grazie alle reti di Daniele De Rossi e Gilardino, poi convocati da Lippi due anni dopo per i Mondiali di Berlino, e di Cesare Bovo.

Dopo questo trionfo è arrivata anche la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene, nello stesso anno. Da quel momento la sua carriera è stata stroncata e non ha avuto occasione di dimostrare la propria abilità nel gestire un gruppo in una squadra di club.

Claudio Gentile - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Claudio Gentile – Foto Lapresse – Interdipendenza.net

Una carriera stroncata perché non ha rispettato le regole del sistema

Lui è Claudio Gentile che, intervistato da Libero, tuona contro il calcio italiano, definendolo malato: “L’Europeo vinto con Mancini è stato, ahimè, una splendida eccezione che conferma la triste regola: siamo in crisi”.

Le sue scelte gli sono costate care, anche se hanno portato a un successo sportivo: “In Federazione mi sembra valgano di più le raccomandazioni che i meriti effettivi delle persone. Per colpa di certe personcine all’interno della Federazione mi sono visto la carriera stroncata perché non abbassavo la testa“.