Buffon è stato il suo incubo | Alla fine ha dovuto lasciare il calcio: l’ex nerazzurro oggi vende i kebab

Gianluigi Buffon nel 2006 - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Il nemico di Buffon ed ex giocatore interista ha deciso di investire sul kebab dopo avere appeso gli scarpini al chiodo
Dopo essersi in mostra tra le fila del Colonia, una delle promesse del calcio tedesco è convocato per i Mondiali del 2006, con la speranza di tutto il popolo di alzare la Coppa nel trofeo disputato in casa. A spezzare il sogno è l’Italia, che vince ai tempi supplementari della semifinale e poi batterà la Francia ai rigori a Berlino, conquistando per la quarta volta nella sua storia la competizione.
E in quella memorabile partita è stato protagonista anche Gianluigi Buffon, con un intervento prodigioso proprio durante i supplementari, negando al giovane talento tedesco la gioia di una rete che poteva stravolgere le sorti della partita e del torneo.
Nonostante questa delusione, la sua carriera è poi decollata, con il trasferimento al Bayern Monaco e poi in Premier League, tra le fila dell’Arsenal.
Durante la sua permanenza a Londra, si toglie la soddisfazione di vincere il Mondiale negatogli dall’Italia, e lo fa nel 2014 in Brasile. Con la Germania è il terzo marcatore più prolifico, con 49 reti messe a segno.
Ha vestito la maglia dell’Inter ma non ha lasciato il segno in Italia
Nel 2015, per sei mesi, nel girone di ritorno, veste la maglia dell’Inter, in una fase di declino e di anonimato dei nerazzurri, senza riuscire a incidere, con una sola rete in 17 presenze.
Prima di appendere gli scarpini al chiodo, giocherà per alcuni anni in Turchia, prima con il Galatasaray e poi con altri club minori. Il ritiro è avvenuto nel 2021 ma, tre anni prima, ha aperto la sua prima kebabberia a Colonia, dando così inizio a una seconda vita imprenditoriale.

Da leader della Germania a imprenditore nel mondo della ristorazione
Lui è Lukas Podolski, che ha investito anche in altre attività, da festival musicali a centri polisportivi. Ma il successo è avvenuto con la prima intuizione, tanto da essersi guadagnato l’appellativo di re del kebab.
Oggi il suo brand, Mangal Doner, è presente in tutte le grandi città tedesche, con oltre trenta locali attivi tra Germania e Turchia. Un’attività che difende anche dai detrattori e che oggi gli consente di avere un fatturato enorme.