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Nessuna pietà per la Federcalcio, inflitta la pena massima | A rischio anche il Mondiale del 2006

Italia vincitrice Coppa del Mondo 2006 - foto LAPRESSE - Interdipendenza.net

La sentenza è stata ufficialmente emessa, adesso sono davvero nei guai: pesantissima stangata per la Federazione

E’ arrivata una notizia che ha completamente gelato la Federazione. Quest’ultima riguarda il Mondiale vinto nel 2006 dall’Italia di Marcello Lippi, che dopo una straordinaria cavalcata vinse la Coppa del Mondo in finale contro la Francia di Raymond Domenech.

Il trofeo fu alzato al cielo dal Capitano Fabio Cannavaro il 9 Luglio. Dopo una estenuante partita giocata tra tempi regolamentari e supplementari, si ebbe finalmente l’esito di una delle edizioni più iconiche della competizione più importante della storia del calcio.

Fu conquistata in Germania, precisamente a Berlino, ma nonostante siano passati così tanti anni c’è un capitolo ancora tutto da scrivere. Riguarda la severissima pena inflitta alla Federcalcio, per un presunto caso di evasione fiscale avvenuto durante quell’annata.

Dopo più di un anno, si è finalmente arrivati alla conclusione del caso. Dopo aver visionato tutti i documenti, il giudice l’ha dichiarata colpevole e dunque sarà costretta a pagare una multa salatissima per far fronte ai circa 3 milioni di euro non dichiarati.

Mossa sospetta

Secondo i procuratori, la cifra sarebbe dovuta esser pagata alla FIFA ma all’ente internazionale non è mai arrivata in tempo. E’ stato addirittura dichiarato che il denaro abbia compiuto un giro immenso passando per uno studio legale svizzero prima di finire nelle mani di una società qatariota, la cui destinazione è ancora ignota.

Avrebbero dovuto investire quella somma per contribuire alla serata inaugurale dei Mondiali ma ciò non è mai accaduto. Difatti si vocifera sia stata utilizzata per funzionari corrotti guidati da Mohamed bin Haman e che sia stata contabilizzata solamente l’anno successivo, nel 2007, una mossa che è apparsa ancor più sospetta agli organi ufficiali di competenza.

Logo Germania – foto INSTAGRAM – Interdipendenza.net

Guai serissimi

Fortunatamente non è la Federazione Italiana ad esser coinvolta, bensì la DFB (Deutscher Fußball-Bund). Allora le accuse furono archiviate grazie al pagamento di ammende, con l’ex presidente Wolfgang Niersbach che pagò 25.000 euro, l’ex presidente Theo Zwanziger che sborso ì 10.000 euro e l’ex tesoriere Wolfgang Schmidt che spese circa 65.000 euro. Nonostante abbiano patteggiato, si sono dichiarati totalmente esenti dalla vicenda, non avendo ripercussioni sulla loro reputazione.

Non è però accaduto lo stesso alla Federazione Tedesca, la cui immagine è stata macchiata per corruzione e la condusse ad una perdita di centinaia di milioni di euro in sovvenzioni date dalla FIFA. Il Tribunale, dati i tanti pezzi mancanti nello sviluppo della vicenda,  ha dunque deciso di chiudere il tutto con una multa di 100.000 euro. Se la sono dunque cavata ma resta un ricordo negativo e indelebile nella storia di una delle Nazioni più importanti del calcio.