Signori è stato un piacere, ma rassegno le dimissioni | Terremoto Juventus: alla Continassa è calato il gelo

Igor Tudor a bordo campo - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
Le dimissioni improvvise spiazzano i vertici della Juventus, i tifosi confidavano nella sua conferma, cambiano i piani societari
La Juventus pensa alla prossima stagione con l’obiettivo di tornare a competere per la vittoria del campionato, dopo cinque anni di digiuno, in cui ha lasciato il trono alle due milanesi e al Napoli. Il club non accetta nel proprio Dna di accontentarsi di un piazzamento Champions e sta cercando di allestire una squadra che possa dominare sulle rivali, come è avvenuto nel decennio scorso.
Un nuovo ciclo che era stato intrapreso la scorsa estate, con la nomina di Thiago Motta in panchina e con una campagna acquisti esosa, gestita da Cristiano Giuntoli. L’esito è stato fallimentare e la proprietà gli ha cacciati entrambi.
La scelta dell’allenatore è ricaduta su Igor Tudor, che ha portato i bianconeri al quarto posto e che si è meritato di potere guidare lo spogliatoio dal ritiro estivo, con la costruzione dell’organico che terrà conto delle sue indicazioni tattiche.
Una Juventus che cambierà diversi volti nel proprio organigramma societario, a partire da Damien Cobolli che si è già presentato alla stampa come nuovo direttore generale e che ha annunciato il rinnovo del mister croato fino al 2027.
Una Juventus che vuole alzare l’asticella e tornare a vincere
L’ex Tolosa ha fatto sapere che sarà affiancato da altri due direttori, tra cui quello sportivo che avrà il compito di individuare sul mercato i profili migliori per consentire alla rosa un salto di qualità.
Un progetto che dovrà dare risultati nell’immediato, con i tifosi che non hanno gradito il rendimento delle ultime annate e che si aspettano di più da una squadra che ha già delle potenzialità importanti.

Le dimissioni spiazzano l’ambiente, il comunicato del club bianconero
La Juventus ha, invece, comunicato, le dimissioni di Francesco Calvo dal ruolo di Managing Director Revenue & Institutional Relations: “Si conclude dunque dopo tre anni la sua seconda esperienza in bianconero: la prima aveva visto Francesco protagonista con il Club dal 2011 al 2015. Ringraziamo di cuore Calvo per l’impegno profuso in questi anni insieme e gli auguriamo il meglio per il suo futuro professionale“.
Calvo era la figura di riferimento nel dialogo con le istituzioni, tra cui la Lega di serie A, un compito che adesso spetterà a Giorgio Chiellini che avrà maggiori poteri a livello dirigenziale.