Non posso tradire Antonio Conte: La Juve ha incassato un altro “no” pesantissimo

Antonio Conte in panchina - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
La Juventus riceve un altro rifiuto dopo quello di Antonio Conte, il tecnico influisce sulla decisione del giocatore a non trasferirsi a Torino
La Juventus sta per confermare Igor Tudor sulla panchina anche dopo il Mondiale per Club, dopo il rifiuto di Antonio Conte che ha deciso di restare a Napoli dopo aver vinto il campionato al suo primo anno all’ombra del Vesuvio. Una scelta che ha stupito i tifosi partenopei e il cui merito va ad Aurelio De Laurentiis che ha convinto il mister pugliese ad alzare l’asticella anche in campo europeo.
La scorsa estate la campagna acquisti dei partenopei è stata dispendiosa, con il patron che ha avuto la forza di investire nonostante la mancata cessione di Victor Osimhen che dovrebbe concretizzarsi in questa sessione.
L’organico è stato puntellato in ogni reparto, con un undici titolare che ha aumentato il proprio spessore ma con seconde linee che hanno faticato a dare un contributo prezioso.
E Conte ha fatto delle richieste specifiche alla dirigenza che ha cercato di accontentarlo, con nomi che si sono dimostrati essenziali per la sua proposta di calcio, da Romelu Lukaku a McTominay.
Antonio Conte ha vinto il campionato grazie alla tenuta della sua difesa
In difesa il leader è diventato Alessandro Buongiorno che si è accasato a Castel Volturno dopo avere lasciato il Torino per circa 40 milioni. Un’operazione costosa per un centrale difensivo che si è rivelato fondamentale nella tenuta del reparto.
Un campionato che il Napoli ha vinto soprattutto grazie a una difesa di ferro, con molte partite concluse con la porta inviolata.

Il top player del Napoli ha rifiutato di trasferirsi alla Juventus, ecco perché
Buongiorno ha confessato di essere stato cercato anche dalla Juventus ma di avere declinato l’offerta per non tradire il suo passato granata: “Non potevo tradire la mia storia, sono nato e cresciuto granata. L’ho spiegato a Thiago Motta, per me un grande allenatore. Quando si era fatta viva l’Atalanta, avevo deciso di rimanere al Toro dopo un giro di consultazioni con familiari, amici, conoscenti. Quando si è fatta viva la Juventus ho deciso da solo“.
L’approdo di Conte a Napoli ha poi convinto Buongiorno a sposare il progetto azzurro, certo dell’ottimo lavoro che avrebbe potuto svolgere con il tecnico.