Clamoroso in campionato: i giocatori non sono scesi in campo per protesta | Non era mai successo

FIGC, il logo - Foto Lapresse - Interdipendenza.net
La squadra si è rifiutata di scendere in campo, il motivo di questa scelta, la protesta ha fatto il giro del web
I campionati nazionali sono ormai agli sgoccioli, con traguardi ancora da centrare e verdetti attesi dai tifosi e appassionati di calcio, con le squadre che si trovano alla resa dei conti dopo mesi di allenamenti e partite. Non solo la serie A ma anche le categorie inferiori vivono ore di trepidante attesa.
C’è chi, però, pone dei principi di rispetto sopra agli eventuali risultati sportivi, al punto da decidere di rifiutarsi di scendere in campo, in segno di protesta nei confronti del club avversario.
Un’iniziativa che ha stupito il mondo del web, con molti messaggi di solidarietà e di sostegno nei confronti di una decisione controcorrente e che testimonia che ci sono realtà che vedono il calcio come aggregazione e senso di comunità.
Un comunicato ufficiale è stato diffuso sulle pagine social della società in cui è stato spiegato nel dettaglio il motivo di questa scelta, che riportiamo di seguito.
Hanno preferito disertare il match, ecco il motivo
Una posizione netta quella presa dalla Calcistica Popolare Trebesto, con la formazione femminile della società della provincia di Lucca che non si è presentata per la seconda giornata della Coppa Italia di Promozione contro l’Academy Livorno.
Queste le prime parole: “Non dividiamo il campo da gioco con chi calpesta da anni i valori comuni dello sport. Ogni stagione violenze, minacce e antisportività declinata in ogni sua forma“.

Non sono arrivate squalifiche e il club non lo ha accettato
Una reazione all’atteggiamento delle rivali: “Le avversarie erano costrette dalla classifica alla vittoria sul nostro campo per accedere ai playoff, al termine della gara l’1 a 1 finale ha innescato una reazione furiosa da parte di staff tecnico e giocatrici che prima assediavano e insultavano il direttore di gara, poi fingevano addirittura di essere state vittima di minacce da parte della nostra tifoseria“.
La Federazione toscana non è intervenuta con nessun tipo di provvedimento: “Si evidenzia in questo l’abbandono e il disinteresse verso il movimento calcistico femminile in questa regione, basti domandarsi quali sarebbero state le sanzioni da parte della giustizia sportiva se ciò a cui abbiamo assistito fosse accaduto in una partita di calcio maschile“.