Skriniar, arrivata nuova offerta: come stanno le cose. E spunta un patto

di Candido Baldini, pubblicato il: 26/08/2022

Skriniar continua a piacere al Paris Saint Germain, ancora alla ricerca di un difensore centrale da consegnare al tecnico Galtier. Nella giornata di ieri, a margine del sorteggio di Champions (che ha opposto ai francesi la Juventus), il presidente del club parigino ha parlato di questa trattativa. Nasser Al-Khelaïfi ha glissato alla domanda inerente all’eventuale attualità dei discorsi con l’Inter per il giocatore, spiegando che se, da qui alla fine del mercato, arriverà un nuovo rinforzo informerà i giornalisti.

Ebbene, scrive la Gazzetta dello Sport, non si tratterebbe di semplici parole di facciata. Negli uffici del club nerazzurro sarebbe infatti arrivata una nuova offerta da parte del PSG.  Ocampos avrebbe messo sul piatto 60 milioni di euro più il cartellino di un giocatore. “La risposta dell’Inter è stata secca, oltre che fortemente irritata: non se ne parla”.

Skriniar resta, ma non solo: patto nello spogliatoio

La permanenza di Milan Skriniar rientrerebbe nell’ambito un discorso ben più ampio. La rosea infatti racconta questa mattina un retroscena. In particolare i 5 big della rosa, ossia Nicolò Barella, Alessandro Bastoni, Denzel Dumfries, Lautaro Martinez e appunto lo slovacco, avrebbero deciso di restare per riportarte lo scudetto in nerazzurro.

“Lo spogliatoio dell’Inter si è confrontato, in uno dei tanti momenti di condivisione dell’estate. E l’hanno fatto soprattutto i giocatori con maggiore mercato, quelli «europei» – . Tutti e cinque, seppur con diverse modalità e differenti “gradazioni”, hanno ricevuto apprezzamenti sul mercato, in questa sessione. E così è arrivato il giorno di confrontarsi. Spinti dal tecnico e dai dirigenti, messi sotto stress da richieste pressanti e pure dalle esigenze societarie orientate verso la cessione di un top player. È qui che è nato il patto. È qui che lo spogliatoio nerazzurro ha messo un freno, promettendosi che non ci sarebbero stati cambi di direzione improvvisi, che – per dirla in estrema sintesi – non si sarebbe ripetuto un altro caso Lukaku a 12 mesi di distanza. E che dunque nessuno di loro avrebbe spinto verso la cessione”.


Le prossime partite

La classifica

Condividi su