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(GdS) Totti svela un clamoroso retroscena su Spalletti

Totti parla di Spalletti

Francesco Totti, leggenda della Roma e del calcio italiano, ha pubblicato il suo primo libro “Un capitano”, scritto a quattro mani con Paolo Condò. Un libro che vuole ripercorrere tutta la carriera del 10 giallorosso, partendo dall’infanzia, arrivando fino al ritiro. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, ha pubblicato in esclusiva una parte di esso, nello speficico la parte che racconta la riabilitazione post frattura del perone subita da Richard Vanigli, che gli stava per costare il Mondiale del 2006.

Nel corso delle notti trascorse a Villa Stuart, Francesco ha ricevuto, tutte le sere, un ospite particolare: Luciano Spalletti. L’attuale tecnico dell’Inter, allora, era l’allenatore della Roma, quindi apparentemente non c’è nulla di strano, se non ché Spalletti entrava nella stanza di Totti alle 23 e ne usciva fuori alle 3 di notte. Cosa facevano in questo lungo lasso di tempo?

Spalletti gli faceva fare una specie di gioco, nel quale Francesco doveva “disegnare” la Roma della stagione successiva. Insomma, parlavano di calciomercato, pur non tenendo conto delle reali disponibilità della società giallorossa. Il mercato però ben presto diventa un pretesto per parlare anche di altre cose, e infatti poi si passa a parlare di calcio: “parliamo di tutto, dallo stile di gioco delle grandi squadre europee all’assoluta specificità del contesto romano, il più grande sin lì conosciuto da lui, che viene dall’Udinese. E ovviamente anche da me, non avendone mai frequentati altri”.

Momenti splendidi

Quelli lì, per Francesco Totti sono stati dei momenti splendidi, vissuti in piena sintonia con il suo mister. Lo ha confessato lui stesso nel suo libro: “Ho il ricordo di una grande unione fra noi, in quei momenti, persino di affetto, e anni dopo la cosa accentuerà la mia incapacità di comprendere il suo comportamento. Ma c’è stato un momento nel quale Spalletti è stato straordinario con me, ed è giusto dargliene atto”.

Già, perché, qualche anno dopo, i due si troveranno a discutere animatamente a causa della gestione del 10 giallorosso, da parte del tecnico di Certaldo, che si apprestava a ritirarsi. Sono stati mesi tristi per Totti, quasi sempre ai margini – ovviamente per scelta tecnica – e al quale gli è stato proibito di salutare degnamente i grandi stadi nei quali ha scritto pagine importanti della storia sua e del calcio in generale.