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Brehme Inter, il tedesco spinge i nerazzurri: “Per me sono i favoriti”

Brehme Inter, l'ex centrocampista-difensore nerazzurro che vinse il trofeo – allora denominato ancora Coppa Uefa – nel 1991 ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Si è parlato della stagione dei nerazzurri e dell'attuale impegno europeo, dove per Brehme l'Inter è la favortia al titolo che manca nel Bel Paese dal 1999: “La favorita di lunedì? Non ho dubbi, per me è l’Inter. I nerazzurri sono una grande squadra, anche il Bayer Leverkusen è forte e ha un ottimo attaccante come Havertz, ma Conte parte in vantaggio per esperienza e uomini a disposizione“. Ma il suo parere non si ferma a questo, infatti aggiunge: “Chi vince questa partita ha grandissime chance di alzare l’Europa League a Colonia. La semifinale contro una tra Shakhtar Donetsk e Basilea è abbordabile. Dall’altra parte in finale secondo me arriverà il Manchester United, ma sia Inter sia Bayer – a mio parere – sono più forti degli inglesi. Sarà un match complicato ed aperto fino alla fine, però la forza fisica della Benamata verrà fuori”.

Finale di stagione in crescita dal suo punto di vista: “Contro l’Atalanta nell'ultimo match di Serie A ha giocato benissimo ed è un peccato che nel corso della stagione abbia lasciato punti con le piccole squadre (Bologna, Sassuolo, Verona)”. Aggiunge poi due parole su mister Conte: “Mi piace, fa giocare bene la squadra: con la Juventus ed il Chelsea ha vinto, ora può farcela anche con l'Inter. Penso che il prossimo anno potrà dire ancora di più la sua“.

Piccola parentesi sugli uomini più attesi del match: Havertz da un parte e la coppia LukakuLautaro dall'altra. Il tedesco si esprime così: “Su HavertzVoeller è molto esplicito, in quanto Kai è già un top player. Vero, ha solo  21 anni, ma ha ancora grandissimi margini di miglioramento. Per quanto riguarda Lukaku e Lautaro sono molto forti e mi sembrano anche in un ottimo periodo di forma“.

Breve chiosa invece per i due giocatori provenienti dalla Premier League che hanno impattatto in maniera diversa in Italia: “Eriksen soffre, in quanto la Premier è diversa dalla Serie A ed inserirsi non è semplice. Ma Conte lo vede allenarsi ogni giorno, sa lui cosa fare. Su Young posso dire he ha una grande grande esperienza e ha vinto già l’Europa League: può essere utilissimo”.

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