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Sabatino Durante: “A Conte bacchetterei le mani. Lukaku? Meglio Cavani”

Abbiamo intervistato in esclusiva l’agente FIFA Sabatino Durante. La sua competenza ci ha permesso di approfondire le questioni che riguardano il momento attuale dell’Inter, alle prese con le dichiarazioni di Conte e con il calciomercato. Ecco le sue parole in esclusiva per Inter Dipendenza. 

Conte vuole Lukaku. Una valutazione complessiva di 83 milioni di euro. Come giudica l’eventuale operazione?

Operazione molto onerosa perché, secondo il mio parere, il calciatore non vale quella cifra. Il mercato offre di meglio e a prezzi maggiormente vantaggiosi. Lukaku è un buon giocatore, ma Cavani ha grande personalità, ed ha disputato tante gare importanti. Lo preferisco per qualità tecniche e curriculum. All’Inter ritroverebbe Godin, compagno di tante battaglie in Nazionale.

Nel 3-5-2 di Conte, che vedrà il nuovo acquisto Lazaro, Politano, il migliore della passata stagione, e Perisic, risultano sacrificati. Non le sembra un azzardo, considerando il recente investimento fatto per Politano? 

Ho sempre tollerato poco gli allenatori che non ottimizzano le risorse della società. L’allenatore è un dipendente della società e deve essere in grado di ottimizzare le risorse a disposizione. Per quello che Conte ha a disposizione, il 3-4-3 potrebbe rappresentare una chiave di lettura interessante. Con Perisic e Politano sugli esterni, già a disposizione, servirebbe un centravanti. Il mercato non offre fenomeni per supportare il 3-5-2. Dani Alves ha i suoi anni, Trippier non è più sul mercato. Non capisco perché fossilizzarsi sul 3-5-2 e complicare la vita alla società. 

Icardi è ormai fuori dal progetto, Nainggolan anche. Questioni che vanno avanti sin dallo scorso campionato, e che sembrano ancora lontane da una soluzione. Ritiene che avrebbero potuto essere gestite meglio? 

Ritengo che Nainggollan possa ancora rientrare nel progetto. Il caso Icardi era difficile, anzi, impossibile da gestire. Bisognava comprendere il problema dall’inizio. Per Nainggolan siamo alle solite. L’Inter ultimamente, e lo dico anche da tifoso e con magone, si trova alla mercé di filosofie degli allenatori. Nainggolan è stata una richiesta esplicita di Spalletti. Gli allenatori sono dipendenti e devono attenersi alle gerarchie. La società non dovrebbe assecondarne il protagonismo.  È la società che detta la filosofia di gioco, e l’allenatore dovrebbe attenersi a quella filosofia, diventarne un prezioso tassello. Ognuno deve rispettare il proprio compito. L’allenatore deve gestire le risorse umane. Ogni anno bisognerebbe limitarsi a migliorare solo le cose che non vanno bene, che sono poco funzionali. Ogni stagione l’Inter si trasforma in un porto di mare, con acquisti ed altrettante cessioni. Così si costruisce con difficoltà.

Come giudica le recenti dichiarazioni di Conte? 

Sinceramente non le ho comprese, né gradite. È chiaro che quello non è il ruolo naturale di Perisic. La gestione del caso Icardi non ha portato altro che alla svalutazione del prezzo di mercato del calciatore. Non c’era bisogno di svalutare anche Perisic. Le esternazioni di Conte mi sono sembrate gravi. È stato messo alla berlina un vice campione del mondo. Se fossi stato nei panni della dirigenza avrei bacchettato Conte sulle mani. La schiettezza fa bene, ma certe esternazioni fanno fatte in camera caritatis, non in conferenza stampa. È un difetto di Conte, palesato a Bergamo, Torino e Londra. Il calcio, sia giocato, sia parlato, si basa su delle regole precise. Pensate ad un’Inter quotata in borsa. Tali dichiarazioni avrebbero cagionato un danno. 

Dzeko sembra al momento il calciatore più vicino. Petrachi fa muro, ma anche il direttore sportivo della Roma sa bene che l’attaccante è in scadenza. Come giudicherebbe il suo acquisto? 

Dzeko è un ottimo calciatore, ma per fisicità, età e campionati alle spalle, non credo possa disputare 40 gare stagionali. Direi 15 o 20 ad altissimo livello. Non entro nei dettagli economici ma puo far parte del gruppo, e credo possa arrivare a stretto giro di posta.

Lei è un grande esperto di calcio, e conosce benissimo il Brasilerao. Gabigol continua a realizzare gol a grappoli. Non avrebbe forse fatto comodo ai nerazzurri? 

La gestione di Gabigol è stata sbagliata sin dal principio. Quando prendi un talento come lui, devi farlo giocare nel suo ruolo ed evitare paragoni inutili e dannosi. Quando è arrivato a Milano, forse non era completamente maturo sotto l’aspetto psicologico. È stato presentato come Ronaldo, ma non ha le caratteristiche tecniche del Fenomeno. Spesso lo hanno fatto giocare sulla fascia. Gabigol non deve entrare in competizione con Candreva, lui è un falso nueve. Un po’ come Paqueta, solo che Gabigol è piu attaccante, mentre Paquetà gioca più vicino alla linea di centrocampo. Gabigol ha fisicità ed è destinato a diventare nuovamente capocannoniere con il Flamengo. In Brasile le cose sono chiare, perché ci sono undici titolari mentre gli altri sono panchinari. Avrebbe potuto fare comodo all’Inter, anche se le minestre riscaldate non mi sono mai piaciute. 

Godin, Sensi, Lazaro, Barella. Non pensa che all’Inter manchi un centrocampista d’esperienza? 

Non credo. Brozovic ha esperienza. Magari con Sensi in regìa, Brozovic tornerà al suo ruolo naturale. E poi c’è Godin in rosa, un vincente con tanta esperienza. Ci sono anche Handanovic e Perisic, un calciatore fortissimo.

Chiudiamo con un pronostico. Dovessero arrivare sia Lukaku, sia Dzeko, Conte non avrebbe alibi. A quel punto sarebbe chiamato ad un campionato di vertice. La Juventus e il Napoli sarebbero lontane anni luce? 

L’organico dell’Inter è competitivo, anche se non dovesse arrivare Lukaku. Un calciatore importante, ma non il centravanti più forte del mondo.