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Matà­as Vecino, hombre del destino: all’Inferno e ritorno?

Matà­as Vecino deve ancora esordire in questa stagione dopo le problematiche fisiche che l’hanno tenuto a lungo ai box; uno spezzone nel derby?

Matías Vecino deve ancora esordire in questa stagione dopo le problematiche fisiche che l'hanno tenuto a lungo ai box; la sua ultima apparizione in campo risale infatti al luglio del 2020, 31ª giornata dello scorso campionato di Serie A; in quell'occasione l’uruguaiano disputò 20 minuti, l'Inter pareggiò per 2-2 contro l'Hellas Verona. Un vero e proprio Inferno per il centrocampista ex Fiorentina.

Tre settimane fa, tuttavia, Vecino è tornato in campo con la Primavera, segnando tra l’altro dopo pochi minuti dall’inizio contro il Genoa. Contro la Juventus era già stato convocato ed allora, in vista del derby, il Milan non può che evocare in qualche modo il suo effettivo ritorno sul rettangolo verde.

Matías Vecino Falero infatti è l’hombre del destino, quello delle partite importanti, baciato dalla dea Tuche -la Sorte-, in contrasto con un valore effettivo del giocatore che potremmo definire “normale”. Non ha certo il dinamismo di Barella, i muscoli di Vidal, o la tecnica di Brozovic ed Eriksen, ma non può essere un caso se nei momenti più decisivi degli ultimi anni di nerazzurro c’è la sua firma.

Dal gol contro la Lazio nel 2018 che è valso la qualificazione in Champions dopo quasi un decennio, a quello contro il Tottenham al battesimo nella competizione. Ma è soprattutto quando vede il Diavolo che Matias sembra accendersi prendendolo per le corna.

Due anni fa arriva il primo gol nel derby, un derby di importanza capitale dato che il Milan poteva scappar via nella corsa Champions: cross di Perisic, sponda di Lautaro, inserimento di Vecino dopo soli tre minuti, un gol che cambiò radicalmente la Sorte (sempre lei) del finale di stagione. L’ultimo capolavoro risale solo ad un anno fa: minuto 52, il Milan è in vantaggio di due gol alla fine del primo tempo. Brozovic accorcia; poi Godin serve in profondità Sanchez, che salta Donnarumma e scarica all’indietro per l’hombre del destino, che calcia in porta il 2-2. L’Inter, galvanizzata da quell’uno-due micidiale, vincerà poi la contesa per 4-2.

Quale occasione migliore, insomma, per rivedere Vecino in campo anche solo per qualche minuto? Il Milan è avvisato: Mati è pronto al ritorno dagli inferi.