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Inter, vincila anche per il compianto Gigi Simoni: sua l’ultima Coppa Uefa

Domani, 22 agosto 2020, saranno tre mesi senza Gigi Simoni: quale miglior modo di onorare il suo ricordo se non vincendo la coppa?

Ci sono calciatori, allenatori ma soprattutto prima uomini, che restano nella storia di un club per carisma, eleganza e vittorie. L'Inter, nella sua storia, ha avuto modo di essere onorata sul campo e fuori da gente squisita, persone che hanno messo sempre e comunque prima di tutto la casacca nerazzurra, venerandola anche nei momenti più difficili. 

Il 22 maggio del 2020, strano caso del destino, a dieci anni esatti dal trionfo in Champions League nella notte di Madrid, è venuto a mancare una persona amata da tutto il popolo interista: Gigi Simoni. Vincitore sulla panchina meneghina dell'ultima Coppa Uefa nella stagione 1997/1998, ha saputo contraddistinguersi attraverso piccoli ma allo stesso tempo grandi gesti, lasciando il proprio segno nella storia nerazzurra. 

La corrente stagione del resto, ricorda proprio quella del 1997/1998 terminata appunto con la vittoria del “Parco dei Principi” di Parigi, rifilando in finale alla Lazio un secco 0-3 con le marcature di Zamorano, Zanetti e Ronaldo il Fenomeno. Nel 1998 infatti, l'Inter terminò seconda in campionato proprio come i ragazzi di Antonio Conte, senza dimenticare l'ennesima analogia che vede un grande calciatore trascinare a suon di reti la propria squadra. 

Allora fu Ronaldo il Fenomeno con 34 reti, oggi è Romelu Lukaku con le attuali 33 con ancora una finale da disputare: “Big Rom” potrebbe ancora di più lasciare il segno, superando in caso di doppietta questa sera al Siviglia, il calciatore brasiliano Campione del Mondo con il suo Brasile nel 2002.

Questa sera 21 agosto 2020, che in Cina da dove seguiranno l'incontro milioni di persone sarà 22 agosto per via del fuso orario, l'Inter avrà quindi la possibilità di onorare la memoria del mai dimenticato Simoni. Ma in fondo, a chi interessa che giorno sia in Cina? Beh, un po' forse sì perchè la finale si sarebbe dovuta giocare il 22 ed è un peccato che ciò, almeno da noi non avvenga per poco. Quel 22 come la notte di Madrid del 2010, quel 22 come il numero del “Principe” Diego Milito, quel 22 che segnerà  il terzo mesiversario della scomparsa di Simoni. In fondo, quale miglior modo per onorare la sua memoria? Inter, vincila anche per lui!