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Inter, nasce il dualismo a sinistra: perché Gosens, perché Perisic

Sulla corsia mancina i nerazzurri possono contare su un duo potenzialmente straripante, i perchè dell’uno e i perchè dell’altro

Inter, Gosens e Perisic: l’analisi.

Una premessa: carta d’identità a parte, tra Gosens e Perisic ci sono poche differenze e l’Inter possiede il lusso di una scelta esclusiva rispetto alle rivali. Dal punto di vista tecnico e fisico i due, come si dice in gergo, hanno una buona gamba e nei duelli spesso hanno la meglio sul loro diretto avversario.

Partiamo dal croato: ammesso e non concesso che rinnovi il suo contratto (ma questo non riguarderà evidentemente il prosieguo di questa stagione), di lui si diceva non potesse fare il quinto durante il primo anno di Conte, abituato a giocare largo sulla trequarti, esterno dietro la punta o come secondo attaccante. Eppure una volta prestato al Bayern capitava di trovarlo a centrocampo a fare lo stantuffo vecchia maniera, svolgendo entrambe le fasi con rigore e diligenza. Abile nel gioco aereo, con gli anni meno ficcante sotto porta ma indispensabile nei rientri difensivi (vedi alla voce scudetto 2020/21), ormai è un leader affermato del gruppo. Perisic sta peraltro disputando probabilmente la sua miglior stagione a Milano.

E Gosens? Acquisto a sorpresa, ma non troppo. Arriva a Milano con la voglia di spaccare il mondo visto l’infortunio che lo ha condizionato fortemente in questo avvio di stagione (e che lo terrà fuori ancora per un po’). Ha dalla sua una vena realizzativa invidiabile, confermata anche dal crescente impiego in nazionale. E' scontato l’entusiasmo naturale di chi si affaccia ad una nuova avventura, al momento darà meno certezze (soprattutto fisiche) ma ha enormi margini di crescita e non tarderà ad essere una garanzia nello scacchiere di Inzaghi.

In buona sostanza l’Inter con Gosens ha fatto un colpo non indifferente: se, infatti, Perisic rinnoverà potrà rifiatare qualche volta in più e Inzaghi cadrà comunque in piedi nella scelta di chi mandare in campo. Dovesse invece Perisic confermare l'addio, l'Inter avrà trovato (e testato già) in casa il sostituto in vista della prossima stagione. Intanto, i due conviveranno fino a giugno. Esperto, e già integrato nel mondo Inter, il croato parte per il momento avanti; da valutare a Milano il tedesco, già gran protagonista a Bergamo. L'Inter, comunque andrà, potrà dormire tra due guanciali belli comodi: Gosens e Perisic, del resto, hanno già dimostrato di saper far volare le loro squadre.