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Inter, Inzaghi come Herrera: i grandi numeri e una sostanziale differenza

L'Inter nelle prime cinque giornate di questo campionato ha collezionato 13 punti siglando ben 18 reti ( miglior attacco della Serie A) e subendone cinque. Numeri che lanciano la formazione di Inzaghi verso la conquista della seconda stella.  Il tecnico ex Lazio ha addirittura fatto meglio del suo predecessore  Antonio Conte che, alla quinta giornata, aveva collezionato tre punti in meno, segnato 13 reti e incassate otto.

Nonostante lo scetticismo iniziale causato dalle cessioni di due big come Romelu Lukaku ed Achraf Hakimi, i nerazzurri hanno dimostrato di avere un gioco molto più armonioso e tanta forza caratteriale nel ribaltare i risultati. Edin Ezeko, giunto alla Pinetina, per sostituire l'attuale giocatore del Chelsea ha addirittura fatto meglio siglando 4 gol in 5 partite e registrato una media realizzativa da 0,8 a giornata.

Le statistiche attuali riportano l'Inter di Inzaghi a paragoni con i grandi del passati. Come dettaglia il Corriere dello Sport,  l'attuale tecnico nerazzurro ha eguagliato il record di Helenio Herrera. La formazione dell'ex Barcellona dopo cinque giornate mise a segno ben 18 reti e, contrariamente a quella che stiamo vedendo durante questa stagione, si contraddistingueva per il corposo catenaccio consigliatissimo da Gianni Brera.

Nel 2009-2018, invece, Jose Mourinho comandava la classifica con 13 punti in cinque giornate in cui erano state segnate 12 reti e subite 3. Lo Special One, rispetto a Simone Inzaghi aveva fatto leggermente in difesa ma non in attacco.

Nel 2015-2016 Roberto Mancini aveva ottenuto 18 punti in cinque giornate salvo poi collassare durante la stagione che non portò alcun titolo ai nerazzurri. Lo stesso allenatore nel 2006 collezionò sempre nelle stesse giornate 11 punti  per poi vincere lo Scudetto al termine della stagione.

Giovanni Trapattoni, che nel 1988-1989 regalò il tredicesimo titolo alla famiglia Moratti, aveva gli stessi punti dell'Inter attuale ma rispetto ad Inzaghi aveva portato la squadra a siglare 10 centri e a subirne due.

La sottile differenza tra l'Inter di Simone Inzaghi e quella dei grandi maestri del passato riguarda principalmente il mercato. Se per loro erano certi gli arrivi di rinforzi imponenti, quest'anno, a causa dell'emergenza epidemiologica causata dal Covid.19, gli Zhang sono stati costretti a cedere si a Lukaku che Hakimi. I dirigenti hanno dovuto operare con fantasia e poco budget. Il belga è stato sostituito con Edin Dzeko. Il bosniaco, appunto, capocannoniere della squadra pagato zero euro.

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