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Inter e Milan in fuga, ma per lo scudetto occhio alle sorprese

L' Inter corre – Il campionato è finito? Neanche per sogno. Inter e Milan continueranno a battagliare fino al termine della stagione. I nerazzurri hanno vinto e convinto contro un Genoa tutt’altro che remissivo. Ballardini ha rivitalizzato il caro e vecchio Grifone, destandolo da un pericoloso letargo. Purtroppo per i rossoblù in questo momento contro questa Inter c’è ben poco da fare. Chiedere informazioni a Lazio e MilanLukaku si conferma arma letale. Potenza ed umiltà ne fanno un centravanti straordinario. Tanti meriti di Conte che l’ha preteso e che lo ha trasformato in un calciatore molto più completo. 

Conte ha anche altri meriti, come – e non solo – quelli legati alla crescita di Bastoni e Barella. Bravo anche a comprendere – meglio tardi che mai – che Eriksen è un calciatore da Inter. Al danese serviva un po’ di continuità e col suo ingresso in pianta stabile il centrocampo nerazzurro ha cambiato volto. Meno prevedibile, più dinamico, difficilmente contrastabile. Insieme a Brozovic compone un duo di geniali pensatori degni del Buonarroti e di Leonardo Da Vinci

Il Milan non molla – Diavolo che dal canto suo ha vinto e convinto a Roma. Meriti ampi dei rossoneri, partiti sin dal fischio d’inizio col piglio giusto. Bacchettata sulle mani per i giallorossi, davvero nulli negli scontri diretti. Il rigore non concesso alla Roma non può rappresentare un alibi per una squadra scesa in campo con poca concentrazione. Pioli sta spingendo il Milan al massimo, e questo secondo posto va al di là delle più rosee aspettative di inizio stagione. Anche per questo i rossoneri non vorranno fermarsi sul più bello e continueranno a spingere sull’acceleratore. 

Dipende dai nerazzurri ma occhio alle variabili – Conte lo sa bene. Il Milan rappresenta l'avversario – in questo momento – più temibile. Occhio alle sorprese e ai possibili inserimenti di Juventus ed Atalanta. I bianconeri hanno maggiore attitudine al successo anche se poco continui nei risultati. Il rendimento altalenante di Pirlo non può essere considerato soddisfacente all'ombra della Mole. L'Atalanta non è più una sorpresa ma una realtà consolidata. Benissimo sia in Italia, sia in Europa. Ogni partita è uno spettacolo di qualità e concretezza. La classifica dice che l'Inter è meritatamente in testa. Le quattordici partite che restano dovranno essere affrontate come finali. Vincere, sempre e comunque. Dipende solo dall’Inter. Così è (se vi pare).

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