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(ID), Pistocchi, pt2: “Suning cerca 250 milioni. Conte non va via, Marotta…”

Seconda parte della nostra intervista a Maurizio Pistocchi che, in questo caso, ci ha detto la sua sull’Inter ed il suo futuro

Nuovo appuntamento con il podcast “I Gemelli and Saba” con i nostri giornalisti, Raffaele Garinella, Mario Spolverini e Sabatino Durante. Il grande ospite di questa sera è stato il giornalista Maurizio Pistocchi che ha raccontato, oltre ai vari aneddoti della carriera, le sue opinioni sulla SuperLega e sull’Inter.

Sulla società Inter: “L’Inter ha dato mandato a Goldman Sachs USA di trovare un finanziamento da 250 milioni. GS si è rivolta ad un po’ di istituti e alla fine ha deciso di anticipare lei 50 milioni. Si prosegue la strada di trovare un socio o un compratore. E’ stata rifiutata l’offerta di BC partners. Ma l’urgenza è quella dei 250 milioni: 50 per gli stipendi, 100 per il mercato e 100 per le altre incombenze. L’Inter per ora è nella condizione migliore di arrivare fino in fondo al campionato per il vantaggio. In Cina sono cambiati gli indirizzi politici nei confronti del calcio e quello che era stato voluto prima è stato un tentativo di convincere i cinesi a seguire il calcio, ma con la pandemia gli hanno comunicato che certe attività vanno tagliate, tanto che hanno chiuso le attività in Cina. Non verranno obbligati a cedere l’Inter perché il danno sarebbe grosso, adempieranno a tutto entro la fine dell’anno o oltre. Ma la ricerca di un socio o di un acquirente continuerà”.

Sulle voci di addio di Marotta e Conte: “Io non credo che John Elkann sia disposto a tollerare che il cugino abbia combinato questo disastro. Come verrà vista la Juventus in campo internazionale? Che credibilità avrà? Se dovesse andar via Agnelli cambierebbe lo staff dirigenziale e se andassero via Paratici e Nedved, il primo nome sarebbe quello di Marotta che è un ottimo manager, ma non è strettamente esperto di calciatori. Tutto può succedere alla Juve, si parla di Nasi. Non escluderei qualcosa di clamoroso. La sensazione che ho io è che per adesso si punta a finire la stagione, ma non credo che le cose rimarranno così la prossima stagione. Il primo nome che viene in mente è quello di Marotta, ma può darsi che Marotta rifiuti. Certo, lavorare con la liquidità di Exor è più facile che lavorare nella situazione attuale. Escluderei che Conte andrà via. So che è molto motivato perché è convinto che ha nelle mani un grande potenziale. Conosco persone molto vicine ad Antonio. Dopo la Champions, quando tutti lo volevano esonerare, io sono stato l’unico a dire che Conte è il punto di forza dell’Inter. L’Inter in 10 anni ha cambiato 13 allenatori e speso un miliardo senza vincere. Conte ha cambiato la mentalità ad un gruppo di giocatori che non aveva mai vinto. Non penso che voglia buttare tutto questo. Juric al suo posto? Mi auguro che non sia Juric, non lo vedo come allenatore dell’Inter. Se l’Inter puntasse su Sarri, è un signor allenatore. Allegri è più un gestore, non da un’identità alla squadra. Sa leggere la partita? Se uno sa fare bene i cambi, vuol dire che ha sbagliato la formazione. Conte ha vinto in Italia, in Inghilterra e ora sta vincendo di nuovo. E’ un costruttore di squadre. L’Italia è uscita ai calci di rigore. Io conosco parecchie persone che lavorano vicino a Conte e gli vogliono tutti bene perché vedono la passione e l’impegno che ci mette. Io quando trovo uno che ha passione gli attenuo i difetti”.