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Da Eto’o a Dzeko: i bomber dell’Inter negli ultimi 10 anni

Lukaku saluta definitivamente l’Inter e chiude un cerchio di 10 anni fatti di bomber di razza che hanno fatto esultare San Siro. Ora tocca a Dzeko

Qualche giorno fa si è chiusa ufficialmente l’esperienza nerazzurra di Romelu Lukaku, passato al Chelsea per la “modica” cifra di 115 milioni di euro, facendo così registrare la cessione più remunerativa dell’intera storia della Serie A.

Il gigante belga lascia dunque l’Inter con un bottino di 64 gol in appena due anni in nerazzurro, impreziositi dalla conquista di uno scudetto che ha rilanciato non solo il club verso i fasti di sua naturale appartenenza, ma anche lo stesso attaccante, che veniva da un biennio a Manchester che aveva leso non poco la sua immagine di bomber implacabile.

Chiusa la parantesi Lukaku, e in attesa di scoprire chi sarà il nuovo “bomber dei bomber” della compagine nerazzurra, è doveroso fare un piccolo salto indietro nel tempo, per riscoprire gli altri top attaccanti che negli ultimi dieci anni hanno fatto esultare gli spalti di San Siro.

Nel 2011, subito dopo l’anno magico del triplete, toccò a Samuel Eto’o il ruolo di “Re del gol” in maglia nerazzurro, subentrando a Diego Milito, che non riuscì a ripetere, a livello realizzativo, la straordinaria stagione 2009-2010. Il camerunense, che nella stagione precedente si era limitato al ruolo di “partner” in attacco, in questa annata riuscì ad andare a segno con la casacca interista ben 37 volte tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Una stagione da incorniciare per l’ex Barcellona, terminata con la conquista della Coppa nazionale e con molte amarezze per il finale di stagione in Serie A e in Champions League.

Dopo un paio d’anni di interregno, in cui nessuno degli attaccanti in rosa riuscì mai a imporsi nuovamente come bomber trascinatore, nel 2013 arrivò all’Inter, tramite la Sampdoria, un giovane attaccante argentino, il cui nome era Mauro Icardi. Nonostante la giovane età, il ragazzo di Rosario ci mise poco ad imporsi come attaccante titolare della squadra nerazzurra, diventando ben presto la punta di diamante di una squadra che stava vivendo uno dei peggiori momenti della sua storia. I gol di Maurito diventarono ben presto gli unici momenti di gioia di un club che non riusciva a tornare sui livelli di qualche anno prima, ed è proprio per questo che Icardi divenne il simbolo della speranza per la maggior parte del tifo interista.

I simboli però sono destinati a cadere, e fu così anche per il nostro numero 9, i cui atteggiamenti da stella indiscussa stavano ormai stretti a un gruppo in risalita e pronto a tornare ai fasti di un tempo. La lunga parentesi di Icardi all’Inter si chiuse tra i dissapori nel settembre del 2019, dopo 6 anni e ben 126 gol in maglia nerazzurra, nel corso dei quali si è imposto come uno dei bomber più prolifici dell’intera storia del club.

La storia dell’Inter, non solo quella degli ultimi dieci anni, è costellata di attaccanti dalla spiccata vena realizzativa, proprio per questo motivo adesso siamo tutti curiosi di scoprire chi sarà il nuovo “bomber dei bomber” in grado di farci sognare. Forse sarà Lautaro, che di anno in anno migliora dal punto di vista realizzativo, o forse il neo-acquisto Edin Dzeko, che nonostante l’età avanzata è ancora in grado di fare la differenza. O chissà, magari il nostro nuovo “Re” è ancora là fuori da qualche parte, pronto ad entrare nelle nostre vite da un momento all’altro, e a farci esultare ad ogni gol.