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Conte vs Mou: tutte le tappe della rivalità  tra i due tecnici

La notizia ha lasciato di stucco tutto il mondo del calcio, non solo italiano, ma anche Europeo. Josè Mourinho sarà il nuovo allenatore della Roma nella prossima stagione e già, soprattutto nell’ambiente giallorosso, si comincia ad avere l’acquolina in bocca sia per quanto riguarda i miglioramenti dei risultati rispetto a quest’ultima stagione, sia per quanto il tecnico portoghese può dare a livello mediatico. Proprio ieri, in un’intervista a Le Iene, Antonio Conte ha parlato di questa notizia, non escludendo colpi proibiti tra i due. Ma la rivalità tra Conte e Mourinho nasce ben prima del ritorno in Italia dell’ex Tottenham. In Premier League, quando Conte allenava il Chelsea e Mou il Manchester United, non sono mancate le frecciate a distanza e sul campo.

Nel primo confronto dei due, infatti, lo Special One non mandò giù l’esultanza dell’ex ct della Nazionale reo di aver avuto dei modi eccessivi nei festeggiamenti dopo la vittoria per 4-0. Ma ancora peggio andò la volta successiva, quando Chelsea e Manchester United si ritrovarono ad affrontarsi nei quarti di finale di FA Cup. In quel frangente ci fu una rissa sfiorata ed evitata solo grazie all’intervento del quarto uomo. Conte lamentò un gioco troppo duro da parte dei ragazzi di Mou, dopo l’ennesimo fallo subito. Finita qui? Nemmeno per sogno. Poche settimane dopo Mourinho, all’interno della consueta conferenza stampa, fece riferimento ad Antonio Conte come uno di “quelli che fanno i pagliacci in panchina”. La risposta del salentino non si fece attendere tanto e, nella sua di conferenza, definì il portoghese come affetto da demenza senile viste le dimenticanze dei propri atteggiamenti.

Ma la querelle continuò ancora, con Mourinho che, pochi giorni dopo, fece riferimento al coinvolgimento di Conte nella vicenda di calcioscommesse e lo stesso Conte che additò il tecnico di Setubal di essere “un piccolo uomo nel passato, nel presente e nel futuro” perché ha parlato senza conoscere la verità. La questione si chiuse momentaneamente e sempre a distanza quando, in conferenza, i due dissero apertamente di disprezzarsi a vicenda. Fino al 2017, quando dopo la sconfitta del Chelsea di Conte, in amichevole, contro l’Inter disse: “Non vogliamo fare la fine del Chelsea di due anni fa, che dopo aver vinto il titolo ha concluso al decimo posto”, in riferimento all’avventura in blues di Mourinho che rispose: “Conte potrei rispondere in tanti modi diversi, ma non voglio perdere i miei capelli”.

Insomma, l’avventura di Mourinho in Italia non è ancora cominciata e già l’immaginario a distanza delinea scontri verbali molto duri con gli altri colleghi – e non solo – della Serie A. Una persona che in nerazzurro ha sempre abituato alle manovre dell’io contro tutti, ma che adesso si ritroverà da avversario proprio contro il suo rivale.

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