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Inter-Lione 2-2: Dimarco-Onana i migliori, sprazzi di LuLa. Le pagelle

Federico Dimarco

Inter-Lione 2-2, penultima amichevole per la squadra di Inzaghi. I nerazzurri, a partire dalle 20.30, erano impegnati in un altro impegno amichevole, il terzo contro una squadra francese, questa volta contro il Lione. Buone indicazioni per Inzaghi, ma anche tanti punti da correggere. Adesso, l’ultimo impegno, prima del primo impegno di campionato contro il Lecce, contro gli spagnoli del Villareal.

Intanto, ecco i voti della squadra nerazzurra:

ONANA, 7: Molto reattivo sul tiro di Tete che vede all’ultimo. Non può nulla sul gol di Lacazette che porta in vantaggio il Lione, né sul gol del raddoppio di Cherki. Intervento superlativo, con un gran riflesso, su colpo di testa di Dembelè.

D’AMBROSIO, 6: Dalle sue parti non arrivano particolari pericoli, rispetto alla parte opposta. Arriva in lieve ritardo su Lacazette, dopo che de Vrij perde la marcatura.

DE VRIJ, 5: Si fa beffare in anticipo da Lacazette di testa e il Lione va in vantaggio e gli errori, adesso, stanno iniziando a diventare troppi.

BASTONI, 5,5: Rispetto alla partita contro il Lens, meno propositivo e molto più bloccato. Quando avanza si hanno sempre delle potenzialità per la squadra. Scivola goffamente dopo un lieve contrasto e lascia libero lo spazio al Lione, che poi porta al raddoppio di Cherki. Deve crescere di condizione.

DUMFRIES, 5,5: Parte forte all’inizio con un bell’assist per Lukaku, ma il portiere avversario para. La condizione sembra migliorare, ma ci si aspetta di più. Ogni tanto lascia troppo spazio in fase difensiva.

BARELLA, 6,5: Quanto ad intensità e corsa la solita nota positiva. Non è molto continuo nelle giocate, soprattutto in quelle offensive. Ma dei tre in mezzo è sicuramente il più positivo. Nella ripresa, viene imbeccato benissimo da Lautaro Martinez di esterno e con uno scavetto delizioso firma il 2-2.

BROZOVIC, 6: Soffre molto la posizione di Tete che fa il bello ed il cattivo tempo. In regia ha libertà, ma a volte non la sfrutta. Con il passare del tempo cresce di intensità, nei recuperi e nelle giocate.

CALHANOGLU, 6: Si sveglia alla mezz’ora e prova con il destro dalla distanza prima e con l’assist per Lukaku poi, ma interviene Lopes. Non riesce ad arrestare le avanzate di Tete dalla sua parte e la squadra rischia molto. In fase offensiva, quando aumenta i giri del motore, la squadra diventa potenzialmente pericolosa.

DIMARCO, 7: Prima azione offensiva da esterno a esterno, per la conclusione di Lukaku. Va vicinissimo al gol con un diagonale alla mezz’ora. La condizione è ottima e si vede. Perennemente tarantolato su e giù sulla corsia sinistra. Suo l’assist che porta al gol di Lukaku.

LUKAKU, 6,5: Va subito vicino al gol con il primo tiro in porta. Ci riprova di testa su assist di Calhanoglu dopo. Il terzo tentativo va a segno e trova il gol che accorcia le distanze grazie al suo strapotere fisico. Ha tanta voglia e la condizione migliora

LAUTARO, 6: Gioca un po’ troppo vicino a Lukaku, ma quando si stacca riesce a manovrare bene con i centrocampisti e gli esterni. Va vicino al pareggio, dopo una gran palla di Dimarco, ma Lopes si supera. Assist prelibato per Barella che, con uno scavetto delizioso, arriva al 2-2.

DARMIAN, 6: Dalla sua parte, arriva il cross che porta al colpo di testa di Dembelè, su cui si supera Onana. Per il resto ordinaria amministrazione.

MKHITARYAN, 5,5: Sembra più in palla rispetto all’inizio del ritiro, segno che il recupero dall’infortunio prosegue bene. Sbaglia la misura degli ultimi passaggi.

SKRINIAR, 6: Esordio stagionale per lui in maglia nerazzurra e lo stadio lo sottolinea con un boato. Non rischia niente dalla sua parte e basta una scivolata per mandare il pubblico in visibilio. Gli interisti si sono schierati.

DZEKO, 6: Chiamato a fungere più da elemento tra le linee che da centravanti. Quando difende palla è un maestra, ma ci si aspetta più presenza dal punto di vista offensivo. La condizione cresce.

CORREA, 5: Avrebbe il tempo per creare qualcosa e dare un cambio di passo alla squadra. Di fatto non si vede mai. Così non ci siamo per niente.

BELLANOVA, 6: Si da da fare quando chiamato in discussione. Viene imbeccato poco e non ha molte occasioni per mettersi in mostra.

GOSENS, sv: Un quarto d’ora per poter dimostrare qualcosa. Presenza più utile per mettere minuti nella gambe e recuperare dall’infortunio che per testare i meccanismi.

GAGLIARDINI, 5,5: La piega della partita, dal suo ingresso, si limita ad appoggi e al compitino. Talvolta sbaglia, ma la differenza con Barella si vede.

ASLLANI, 6: Dimostra di avere una tecnica sopraffina. Destro e sinistro non fa differenza. Visione di gioco da grande giocatore. Ad oggi, la vera sorpresa di questo pre-campionato.

CORDAZ, sv