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Calciomercato: Corriere della Sera, solo un palo! 2 a 0 per l’Inter e game over

Calciomercato Inter: quante polemiche per niente

(Calciomercato Inter) C’è da sorridere ripensando alle polemiche di inizio mercato quando Il Corriere della Sera lanciò la notizia che monopolizzò i commenti per settimane. Higuain all’Inter con un po’ di soldini, Icardi alla Juventus. Addirittura, giusto per infiorettare la notizia di per sè alquanto strana, gli avvocati della Juventus al lavoro per passare al microscopio il contratto di Icardi per cercare la falla nella clausola rescissoria valida solo per l’estero.

Primo risultato: siccome nessuno si può permettere di dubitare della straordinaria professionalità dei legali del club bianconero è il caso di dire che gli avvocati di casa Inter non sono da meno. Anzi. Riuscire a stilare una clausola a prova degli Sherlock Holmes torinesi vuol dire essere professionisti super top. 1 a 0 per l’Inter e palla al centro.

Azzeccato solo lo stadio, un po’ poco

La cessione di Icardi doveva rappresentare la panacea dei guai nerazzurri, plusvalenze per il FFP in primis. L’Inter e Icardi come Cenerentola insomma, che sul più bello deve lasciare la festa.

Higuain dal canto suo, insieme ai suoi compagni, aveva già fallito l’assalto alla Champions per il secondo anno consecutivo. E all’orizzonte iniziava a stagliarsi, imponente e sontuosa, la sagoma di un re portoghese. Troppi galli nel pollaio dell’attacco bianconero, e pure il bilancio iniziava a lampeggiare. Risultato: Icardi sta a sudare ad Appiano nel ritiro nerazzurro, il Pipita è in viaggio verso una nuova avventura. 2 a 0 per l’Inter e di nuovo palla al centro.

Una cosa sola aveva azzeccato il Corriere della Sera, lo stadio che avrebbe accolto l’argentino in uscita dalla Juventus. Doveva essere il San Siro nerazzurro, sarà quello dell’altra sponda. Doveva prendere la maglia del bomber più prolifico della serie A degli ultimi anni. Prenderà quella di Andre Silva, o di Cutrone, o di Kalinic. Piccole cose, sottigliezze. C’è mancato poco, un palo interno in termini calcistici, peccato. L’arbitro dice che può bastare e manda tutti a sotto la doccia.