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Inter, consigli per gli acquisti: Christian Pulisic, my time is now

Pulisic: the man

Crhristian Pulisic è ciò che gli USA aspettavano da anni: un fenomeno. La testimonianza che finalmente tra i tanti ragazzi che praticano il soccer esista qualcuno in grado di alzare la media. Col suo talento ha già messo in difficoltà la federazione statunitense.

Sì perché il ragazzino della Pennysilvania è giocatore atipico per il sistema di gioco a stelle e strisce. Tradizionalmente la USMNT ha preferito costruire le azioni dalle fasce verso l’interno con attaccanti grandi e grossi serviti da arcigni terzini.

Pulisic invece ha un’altra visione delle cose. Crea superiorità, permette al gioco di allargarsi e porta via l’uomo attirando l’attenzione su di se. In patria tutti sanno che questo ragazzo è destinato a fare grandi cose, per questo tendono a minimizzare il suo talento.

“In Brasile hanno due o tre nuovi Pelé ogni 20 anni, noi uno ogni 100. Se quei due o tre falliscono nel corso della nuova carriera perché non potrebbe farlo lui?”. Sono le parole del presidente federale Gulati.

Caratteristiche tecniche

Non è un giocatore dal fisico statuario. Anzi. Nonostante abbia un altezza nella media( 180 cm) è piuttosto esile. Ma questa è la sua forza. È per questo che è difficile da arginare. Il ragazzo è a conoscenza della sua straordinaria agilità. Sa usarla.

È capace di dribblare 3 uomini in rapida successione. Non è un grande recuperatore di palloni ma sa districarsi bene in fase difensiva. Come abbiamo detto ha una grande abilità nei dribbling ma non è altrettanto bravo nelle scelte di gioco. Più volte si incaponisce e tende a perdere palla. È soprattutto un grande rifinitore: ha l’assist nel sangue.

È da Inter?

Assolutamente. È un 1998 che dimostra una grande maturità, non solo in campo ma anche fuori. “Ho solo 17 anni ma sento di poter lasciare il segno. Se sono pronto, sono pronto”. Badate bene, non sono le parole di un adolescente montato.

Sono solo le parole di un ragazzino che ha già capito dove possono spingerlo le sue enormi qualità. Qui non si tratta di capire se il ragazzo sia pronto. Si tratta solo di comprendere quando il suo talento stratosferico entrerà in rotta di collisione con il calcio mondiale. He’s the man.