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(GdS) Elezioni FIGC, il calcio è nel caos: arriva il commissario

Elezioni FIGC, quattro votazioni non sono bastate

Con le Elezioni FIGC e, di conseguenza, un nuovo presidente, il nostro calcio sarebbe dovuto ripartire. Invece la giornata elettorale di ieri si è conclusa con una non-elezione, gettando una volta di più il nostro calcio nel caos. Ecco la giornata di ieri ricostruita dalla Gazzetta dello Sport in edicola oggi: “L’ultimo pasticcio di una giornata scandita da trattative continue per le poltrone, accuse incrociate, riunioni fiume in stanze segrete, tripli salti mortali, in sostanza il meglio del peggio a cui ci ha abituato il calcio italiano che ieri ha lasciato basiti anche i delegati di Fifa e Uefa, si consuma quando l’ennesimo accordo tra idue candidati rimasti, costretti loro malgrado a scendere a patti per evitare l’invasione del Coni e tenere in piedi la baracca, salta. La convergenza della Dilettanti su Gabriele Gravina presidente sfuma sul più bello (si fa per dire), lasciando tutti di stucco, compreso il povero presidente dell’assemblea il magistrato di lunghissimo corso Pasquale De Lise, che pochi istanti prima ha annunciato dal palco l’arrivo di Cosimo Sibilia per un’importante comunicazione e a quel punto non sa più che pesci pigliare. La comunicazione effettivamente arriva, ma è di tutt’altro tenore, e questa davvero toglie il fiato ai presenti.

Le dichiarazioni di Sibilia

Nel corso delle Elezioni FIGC ha parlato Sibilia, candidato alla presidenza della Federazione e presidente della LnD. Ecco le sue parole: «La nostra disponibilità a eleggere Gravina presidente, messa sul tavolo mostrando ancora una volta grande senso di responsabilità, con l’obiettivo di dare al governo del calcio quell’ampia maggioranza di cui avrebbe avuto bisogno, è stata incredibilmente rifiutata, a questo punto la Lnd vota scheda bianca». È la certificazione di un fallimento e una dimostrazione di impotenza. Siamo alla quarta votazione, l’ultima concessa dallo Statuto per eleggere un presidente: «basterebbe» il 50% più uno dei voti validamente espressi, ma con la Dilettanti (34%) e i Calciatori (20%) intenzionati a votare bianca, l’elezione di Gravina diventa aritmeticamente impossibile”.

Cosa accadrà adesso?

Il fallimento delle Elezioni FIGC ha consegnato la federazione in mano a un commissario. Nella fattispecie il commissario sarà Giovanni Malagò, attuale presidente del Coni. Ecco ciò che accadrà descritto dalla rosea: “Da giovedì, il pallone finirà tra i piedi più saldi di Malagò. In Figc resterà il presidio, altrettanto saldo, del d.g. Uva”. Il commissario dovrà provvedere alla modifica dello statuto, per inserire la maggioranza semplice nelle votazioni di Lega, e traghettare la Federazione fino a nuove elezioni. L’impressione è che si stia continuando a perdere tempo. Tempo che il calcio italiano non può più perdere.