Home » Inter, il “rumore dei nemici” suona forte nel momento più delicato della stagione

Inter, il “rumore dei nemici” suona forte nel momento più delicato della stagione

Inter, il “rumore dei nemici” suona forte

L’Inter è reduce dal pareggio dell’Olimpico contro la Roma e dalla sconfitta dell’Allianz Stadium contro la Juventus e domani si giocherà il passaggio agli ottavi di finale della UEFA Champions League contro il PSV, sperando nell’aiuto del Barcellona. Insomma, è sicuramente il momento più delicato della stagione nerazzurra che è a rischio eliminazione in Champions e ha perso contatto con la vetta della Serie A, pur essendo al terzo posto in solitaria.

In tutto questo, negli ultimi due giorni, i giornali e gli opinionisti più acuti si stanno scagliando con forza inaudita – e ingiustificata – contro Mauro Icardi. E cos’ha fatto di così grave il capitano nerazzurro? Ha festeggiato il compleanno di sua moglie e ha risposto positivamente  all’invito della Conmebol per assistere alla finale della Libertadores disputata ieri sera al Bernabeu di Madrid.

Due atteggiamenti “vergognosi”, secondo gli opinionisti di cui sopra, che stridono con il momento che la società sta vivendo. Non può festeggiare in quel modo il compleanno di sua moglie, dopo la sconfitta contro la Juventus, non è morale, non è corretto, un capitano non può fare certe cose, come se essere calciatori significhi avere il morale a terra o alto a seconda dei risultati in campo. Così come non si può andare a Madrid, tra l’altro con il suo jet privato, per assistere a una partita, quando due giorni dopo ne deve giocare una lui. Un capitano non si comporterebbe così, assicura il signor Mario Rossi (nome totalmente inventato), che non ha mai giocato seriamente a calcio nella sua vita.

E’ tutto così ridicolo

Queste due polemiche, montate ad hoc per destabilizzare l’ambiente Inter in vista della sfida di domani, sono di una futilità disarmante. Ognuno di noi, nella nostra vita privata, ha festeggiato compleanni in maniera molto più “vivace” di quanto fatto sabato da Icardi, e la mattina seguente si è presentato a lavoro senza fare una grinza. Esattamente quanto fatto da Mauro.

Ieri, al Bernabeu, c’erano calciatori da ogni parte d’Italia e d’Europa, tra questi c’erano anche Perin, Bonucci, Chiellini, Dybala e Bentancur, praticamente mezza Juve titolare e nessuno ha detto una singola parola. Il problema però è Icardi che deve giocare domani (dopodomani al “tempo” del match). Per loro, che mercoledì devono conquistarsi il primato, seppur contro il modesto Young Boys, nessun problema. Come se 24 ore facciano tutta la differenza del mondo. Tra l’altro, oggi è previsto allenamento pomeridiano alla Pinetina, ha tutto il tempo per riposare e presentarsi all’allenamento fresco come una rosa.

Quello che sta accadendo è assurdo e io, e come me spero e credo tanti tifosi nerazzurri, mi auguro che Maurito domani ne faccia un paio, in modo da mandare virtualmente a quel paese quanti lo stanno attaccando in queste ore. Perché chi parla così, chi monta polemiche senza senso, a quel paese deve andare. Per dirla alla Spalletti, per quelli così: “Non c’è altra strada”.