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Inter: dalla Champions la sorpresa per chiudere il FFP

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1 Inter: risorse Champions, il ranking storico2 Un possibile salvagente per il FFP del 30 giugno2.1 Somme certe e dovute2.2 Operazione plusvalenze senza vendere i gioielliniInter: risorse Champions, il ranking storico

(Inter FFP) Che il gol di Vecino all’Olimpico rappresenti una manna per le casse nerazzurre è stato ampiamente prospettato da tutti gli organi di informazione da domenica sera in poi. La partecipazione alla Champions porterà le ricche entrate previste dai protocolli UEFA. Somme relative alla partecipazione alla prima fase, alla ripartizioni dei diritti televisivi, al market pool, ai risultati delle partite.

Ma da quest’anno c’è una voce in più, del tutto nuova, che andrà a premiare la storia delle società partecipanti. Si tratta del bonus legato al ranking storico, in poche parole un riconoscimento al palmares delle società partecipanti. Ovviamente più la storia del club è ricca di presenze, piazzamenti e vittorie nella competizione, maggiore sarà il bonus da intascare.

Un possibile salvagente per il FFP del 30 giugno

La quantificazione di questi premi non è ancora stata resa nota dall’Uefa ma le indiscrezioni parlano di somme fino ai 32 milioni di euro. Ovviamente questo importo massimo potrà essere raggiunto da società come il Real Madrid, il Barcellona e le poche altre che hanno riportato vittorie plurime e piazzamenti continui in Champions.

Seguendo la logica proporzionale, diversi addetti ai lavori hanno calcolato che all’Inter potrebbe arrivare un bonus compreso tra i 15 ed i 20 milioni di euro. L’importanza della somma è evidente già di per sé. Ma questo importo potrebbe rivelarsi addirittura strategico nelle prossime settimane.
E’ ben conosciuto che, per ottemperare agli obblighi del FFP, entro il 30 giugno prossimo la società debba contabilizzare nel bilancio 2017-18 una somma di circa 40 milioni di plusvalenze o nuovi ricavi.
Nel momento in cui l’Uefa renderà note le somme riservate ai club per questo ranking storico, l’Inter potrebbe decidere di iscriverlo tra i ricavi di quest’ anno.

Somme certe e dovute

E non si tratterebbe di una mostruosità contabile. Le somme che l’Uefa distribuirà a questo titolo infatti saranno certe ed esigibili immediatamente, non essendo legate a nessuna “alea” relativa a contratti televisivi o risultati del campo. E’ un premio legato alla storia del passato, non alle incertezze del futuro.

Al riguardo vale la pena ricordare l’esempio della Lazio, che qualche anno fa adottò lo stesso comportamento con altri proventi Uefa senza che nessuno potesse contestare alcunché. La Lazio è pure società quotata in borsa, la Consob chiese spiegazioni ma niente di più, giustamente. La contabilizzazione di questo bonus nel bilancio che si chiuderà il 30 giugno prossimo, andrebbe dunque a decremento delle plusvalenze da realizzare.

Operazione plusvalenze senza vendere i gioiellini

E’ notizia di oggi il riscatto di Kondogbia da parte del Valencia. Considerati il valore del riscatto di 25 milioni e quello del giocatore a bilancio al netto degli ammortamenti (17,2 milioni) l’operazione frutta circa 8 milioni di plusvalenza (importo però da ridurre per la quota di spettanza agli agenti ed al Monaco).
A ciò si andrebbe ad aggiungere appunto il bonus del ranking. Considerando l’ipotesi meno favorevole di 15 milioni, sarebbero già circa 20 milioni di euro. Resterebbero dunque 20 milioni di euro da trovare entro il prossimo 30 giugno. La società potrebbe giocarsi questa possibilità come alternativa alla cessione già preannunciata di qualche giovane della Primavera che invece potrebbe restare nella rosa della prima squadra (due su tutti Emmers e Zaniolo) senza dar vita a costose operazioni di recompra.
(INter FFP)