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Inter: cosa va e cosa non va. C’è un muro e una difficoltà  palese

L’Inter ha aperto l’anno 2019 in campionato con un pareggio, evidenziando due aspetti molto chiari, uno positivo e uno negativo. Uno 0-0 casalingo contro il Sassuolo è da registrare come un passo falso da parte dell’Inter. Dopo la netta vittoria in coppa Italia contro il Benevento nell’esordio annuale, i nerazzurri non sono riusciti a superare il Sassuolo di De Zerbi. Un Sassuolo che arrivava dalla pesante sconfitta in casa subita il 29 dicembre 2018 contro l’Atalanta: 6-2 il finale per i bergamaschi. Analizzando i numeri, si vedono chiaramente due aspetti: uno positivo e l’altro negativo.

Partiamo da quello che va: la difesa nerazzurra. Contro il Sassuolo è arrivata l’undicesima partita in campionato dove l’Inter non ha subito reti. Ieri sera il migliore in campo è stato Handanovic, che in due occasioni ha salvato i nerazzurri. Molto bene anche i due centrali, con Skriniar e de Vrij risultati tra i migliori in campo. La difesa nerazzurra è seconda nella classifica di reti subite: 14 gol presi in 20 gare disputate. Solo la Juventus sta facendo meglio, con 11 reti subite in 19 incontri. Da evidenziare il dato casalingo della squadra di Spalletti. L’Inter non subisce reti in casa dal 25 settembre 2018, quando al minuto 53 un’autorete di Skriniar ha rimesso, momentaneamente, l’incontro in parità tra Inter e Fiorentina. La difesa nerazzurra è la migliore in casa: solo 4 reti subite in 10 partite. Da quel giorno, l’Inter non ha più subito gol in casa. Sono arrivate sei vittorie e un pareggio senza prendere reti. Successi contro Cagliari, Milan, Genoa, Frosinone, Udinese e Napoli e il pari di ieri sera contro il Sassuolo.

Dall’aspetto positivo, a quello negativo: l’attacco nerazzurro. Nelle ultime partite, tolta la goleada contro il Benevento, l’Inter fa fatica a segnare. Il dato è chiaro, prendendo gli ultimi risultati ottenuti in serie A. Dall’11 dicembre 2018, i nerazzurri non riescono a segnare più di una rete a partita. Dal pareggio casalingo 1-1 contro il Psv, che ha retrocesso l’Inter in Europa League, l’attacco nerazzurro si è inceppato. In campionato sono arrivate tre vittorie per 1-0, contro Udinese, Napoli e Empoli, e due pareggi, 1-1 contro il Chievo e 0-0 contro il Sassuolo. La grande solidità difensiva sta permettendo all’Inter di portare a casa diversi successi, ma davanti si deve fare meglio. L’ultimo rete in serie A di Icardi è datata 15 dicembre 2018 contro l’Udinese. Un rigore da tre punti. Su azione, il capitano nerazzurro non segna dal match di Champions League casalingo giocato contro il Psv. Icardi è fermo a quota 9 reti in serie A.

Lautaro Martinez, che non sta trovando molto spazio, è andato in rete 3 volte in campionato, sempre a segno a ‘San Siro’. Le difficoltà arrivano anche dal centrocampo, che fatica a supportare l’attacco anche a livello realizzativo. L’infortunio di Keita è un’assenza pesante in questo momento per l’Inter. L’attaccante ex Monaco ha attraversato un buon periodo di forma, spesso protagonista negli ultimi match con gol o assist. Questo stop per un infortunio muscolare ha privato Spalletti di un giocatore che, in questo periodo, sta facendo la differenza. Sarà fondamentale ritrovare brillantezza e determinazione in fase offensiva. In coppa Italia e Europa League, l’Inter dovrà essere protagonista. Due obiettivi stagionali, sarà essenziale arrivare in fondo ad una delle due competizioni, nel tentativo di tornare ad alzare un trofeo, che manca ormai da troppi anni nella bacheca nerazzurra.