Home » Icardi Wanda Nara: un nastro che si riavvolge, una storia già vista

Icardi Wanda Nara: un nastro che si riavvolge, una storia già vista

INTER ICARDI – “La situazione è tragica ma non seria”. Ennio Flaiano descriveva così la politica italiana alcuni decenni fa. Le vicende nerazzurre delle ultime settimane si stanno prendendo l’ingrato compito di dimostrarne tutta la modernità dopo tanto tempo.Chi ha una certa età, i diversamente giovani diciamo, sanno che nel tempo l’Inter ci ha costretti ad abituarci a tutto, in campo e fuori. Non a caso Beppe Severgnini ha scritto che essere interisti per i giovani è una formidabile palestra di vita.

Abbiamo avuto polemiche a non finire per il mercato, per il FFP, per le presidenze indo-cinesi, per qualche giocatore che ha sdegnato l’Inter manco fosse una squadretta di terza categoria, qualcun altro è arrivato pieno d’entusiasmo rivelandosi di li a poco una pippa eccelsa.

Le femmes fatales nerazzurre

Quasi quasi ci mancano quelle polemiche. Si, perché riuscire ad entrare in un caos totale per colpa di una bella donna erano decenni che non succedeva in serie A, o meglio, all’Inter perché certe cose succedono solo ai bauscia.
Bisogna tornare agli anni ‘60, all’angelo dalla faccia sporca Angelillo ed alla sua relazione con una ballerina di un night milanese, per trovare una rappresentante dell’altra metà del cielo che abbia impattato sulle vicende nerazzurre in maniera così dirompente come sta accadendo in questi giorni.

Helenio Herrera non aveva preso per niente bene quella relazione esplosa sulle cronache milanesi. Le malelingue raccontano che sotto sotto HH fosse talmente invidioso del successo con le donne di Angelillo da chiederne la cessione. Tra parentesi, la punta argentina aveva messo a segno 33 gol, titolo di capocannoniere record nei tornei a 18 squadre per decenni. HH si impose, a fine stagione Angelillo fu ceduto alla Roma.

Una meravigliosa pennellata di Gianni Brera raccontava così la telenovela nerazzurra dell’epoca. “Accaccone lo prese in sinistra parte e pretese da lui che corresse oltre i limiti consentiti dalla ragione e dai soavi ricordi di Ilya. Per scusare Angelillo scrissi che la colpa era nostra: sentendosi condannato a morte dal superlavoro pedatorio, Angelillo era inconsciamente portato a cercare la salvezza sul seno di una femmena bella e desiderabile. Accaccone adorava le donne ma non ammetteva che anche gli altri ne traessero motivi di soddisfazione e di gioia. Moratti dovette arrendersi e consentire che Angelillo se ne andasse dall’ Inter per emigrare a Roma.”

Stesso format stessa fine?

La vicenda 2019 è un po’ diversa, non ci sono pruderie extraconiugali ma il format è lo stesso, un centravanti argentino, la sua donna, un allenatore incazzato. E’ un rewind o cosa? Non è dato sapere se Spalletti abbia chiesto la cessione di Maurito a fine stagione come Herrera, è probabile di no visto che anche per lui il big bang nerazzurro sembra in procinto di suonare. E lui non ha neanche femmine fatali da incolpare, se non le galline del suo amico Cioni.