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Benvenuto Steven, ora tocca quelle coppe, ascoltale, respirale, perché…

Sei un ragazzo fortunato Steven. Molti di noi a 27 anni giocavano ancora al calcio balilla o tornavano a casa la sera con le ginocchia martoriate dalle cadute sul cemento di più o meno nobili campetti di periferia . Tu invece entri direttamente nella stanza dei nostri sogni, dove tutti vorremmo essere o almeno anche solo entrare per 10 minuti, una volta nella vita. Queste sono le ore della celebrazione, gli stakholders sono appesi alle tue parole, giornali e TV ti inseguono, il calcio italiano in questa giornata pende dalle tue labbra. Oggi è il giorno dei libri societari che riporteranno la grande novità, quello dei soci da elettrizzare con promesse di impegno e gestione oculata ma coraggiosa.

Sono i momenti in cui si fa un riassunto del passato per delineare un futuro, fatto di numeri di bilanci e di speranze di successi. Tutto questo sotto le luci della ribalta, con un turbinio di microfoni sotto la bocca, con i tifosi pronti a cogliere ogni sfumatura del tuo volto e delle tue parole. Fra poche ore finirà questa lunga maratona sul palcoscenico. Arriverà la sera, calerà il sipario su questa giornata così bella per te e attesa da noi con il cuore gonfio di aspettative. Quando le luci si spengeranno, prima di andare a cena con il tuo staff, lascia tutto e tutti fuori dalla porta del tuo cuore, prenditi 10 minuti per stare da solo nella sala dei trofei. 

Posa le mani su quelle coppe Steven, toccale, e sentirai il calore delle vittorie di tempi più o meno lontani, il fuoco che divampava sugli spalti di San Siro quando ad accendere la miccia erano Mazzola, Corso e Suarez, sentirai l’energia magica che nacque in uno stadio enorme diventato improvvisamente troppo piccolo per contenere le esplosioni di gioia per Mourinho ed i suoi ragazzi.

Ascoltale quelle coppe Steven, perché ti racconteranno storie memorabili, non sempre terminate con un successo. Quello che ti diranno è la nostra storia, la storia dell’Inter e del suo popolo, la storia di una squadra che ha nobilitato una città ed una nazione nel mondo. Ti racconteranno di una moltitudine di gente per molti versi strana, capace di slanci di generosità incredibili e di polemiche feroci , tutto nel nome di questi colori nerazzurri.

Respirale quelle coppe Steven, perché il loro profumo ha fatto piangere di gioia milioni di persone, come è capitato a te qualche mese fa all’Olimpico. Sentirai l’odore dell’impegno di 21 Presidenti che ti hanno preceduto e quello dell’ansia di milioni di tifosi per i quali l’Inter è più importante di molte altre cose anche più importanti.

Guardale quelle coppe Steven, perché sono il miglior GPS che tu possa trovare in circolazione. Saranno loro ad indicarti la direzione giusta per proseguire sulla via maestra di Angelo e Massimo Moratti, di Fraizzoli, Pellegrini e di Giacinto Facchetti. Una strada di successi mai cercati ad ogni costo, di vittorie esaltanti e sconfitte dolorose ma sempre a testa alta e schiena dritta. Nella tua agenda Steven,  in tutti i giorni della tua Presidenza sia sempre presente il ricordo che noi siamo diversi da tutti gli altri, siamo fieri dei nostri successi e anche delle nostre disfatte perché tutto è venuto dalle nostre forze o dalle nostre debolezze, non da altro o da altri. Tu sei pronto Steven, noi anche. Benvenuto da tutti noi, andiamo ragazzo, le stelle ci aspettano!