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Schick-Inter: ecco i motivi di Osti per rallentare la trattativa

Schick Inter: Osti rallenta la trattativa e spiega i motivi

Schick e l’Inter, pare che potrebbero rimandare il trasferimento che entrambi già vorrebbero, per via dell’ostruzione fatta da Osti.

Secondo Premium Sport infatti, la dirigenza doriana starebbe in ogni modo cercando di far rimanere un altro anno a Genova, il centravanti ceco. Il motivo? una maturazione calcistica ancora non raggiunta che con i blucerchiati gli verrebbe garantita.

L’interesse dei nerazzurri, è ormai datato. Dall’estate scorsa infatti, si starebbe cercando un cosiddetto ” vice Icardi” di livello. Il talento blucerchiato, sarebbe stato identificato come il profilo ideale.

Ferrero e soci però, starebbero affrontando non solo i tentativi di acquisto di squadre italiane, ma anche con quelli di altri blasonati club Europei. Si è parlato in passato del gradimento da parte dell’atletico, come anche della Premier League.

All’improvviso una foto tramite il profilo Instagram dell’attaccante ceco, sembrava aver indirizzato definitivamente la scelta. Purtroppo per l’Inter, il ragazzo si trovava lì solo per una visita di piacere.

Il prezzo si aggirerebbe intorno ai 25 milioni di euro, considerato però troppo basso per il valore tecnico dimostrato. Il presidente aveva già espresso di voler alzare la clausola in stile Belotti, ricevendo un secco no da parte dell’agente del giocatore.

La soluzione migliore

La soluzione migliore che potrebbe accontentare entrambe le parti, sarebbe quello di un acquisto del cartellino con la promessa di lasciarlo almeno un altro anno a Genova.

L’infortunio di Muriel, potrebbe essere considerata anche una necessità per Giampaolo, visto che si troverebbe ad inizio del prossimo campionato senza terminali offensivi.

L’Inter in questo modo si garantirebbe un prospetto di livello. La Samp invece non si priverebbe di una pedina importantissima nell’economia del suo gioco. In ultimo, il ragazzo potrebbe definitivamente completare il percorso di formazione, lavorando con tranquillità lontano dalla pressione che a volte, per neo giunti nelle grandi squadre, si rivela fatale.