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Marotta sfida la Juve sapendo di avere una carta vincente

Beppe Marotta lancia il guanto della sfida al suo vecchio club. L’Ad nerazzurro sa di avere dalla sua una carta segreta, forse vincente

Conte o non Conte, la strada di mercato dell’Inter è segnata. Rinnovamento, investimenti ben calcolati, possibilmente su talenti italiani, queste le tre parole d’ordine che lo staff di mercato nerazzurro seguirà nelle prossime settimane. Alla luce di questo, una delle fotografie che entrano di diritto nel book degli obbiettivi è quella di  Federico Chiesa. Sull’esterno viola è forte da tempo la pressione della Juventus, come conferma Fabrizio Romano su Calciomercato.com in serata.

L’operazione per la Juventus è già avviata da settimane: Fabio Paratici ci sta lavorando con intensità, i contatti e i rapporti con la Fiorentina sono buonissimi, la Juve vuole Chiesa e gli ha promesso un contratto importante. Perché andrebbe a superare abbondantemente il muro dei 4 milioni, i bianconeri fanno sul serio e Chiesa aspetta che si entri nel vivo; nel frattempo, l’Inter si è attivata ancora con l’idea di inserire contropartite giovani nell’operazione e Marotta ha ribadito alla Fiorentina di esserci, un segnale forte per non lasciare strada libera alla Juve. Se davvero a Torino vorranno chiudere l’operazione servirà ancora più di uno sforzo, l’Inter è una concorrente che vede Chiesa come un obiettivo vero. La Juventus ha il pallino in mano, la Fiorentina attende le prossime mosse, l’Inter non ha mollato. Perché il fattore Conte prevede anche questo: rincorrere obiettivi precisi, il primo step è iniziato. Juve permettendo, Marotta lancia un’altra sfida.”

Secondo il Corriere della Sera, l’Ad nerazzurro lancia il guanto sapendo di avere dalla sua un atout formidabile:Paratici è in pole ma il ragazzo ha già manifestato ai bianconeri le perplessità legate alla possibilità di non svolgere subito un ruolo da protagonista, come avvenne per Bernardeschi. Nell’Inter questo rischio non lo correrebbe“.  Un vero  assist che Chiesa mette su un piatto d’argento  al dirigente interista, che potrebbe assicurare con ragionevole certezza un ruolo da protagonista fin da subito, a differenza del suo vecchio club.