Sliding Doors Inter | Doveva essere il sostituto di Simone Inzaghi. È rimasto per essere esonerato

L'entrata interista di San Siro - facebook - interdipendenza.net
Strana davvero la vita dell’allenatore: da possibile erede di Simone Inzaghi all’Inter, a restare senza panchina, causa esonero.
Il mestiere dell’allenatore è tra i più complessi e precari del mondo sportivo. Una professione che richiede nervi saldi, acume tattico e una non comune capacità di gestione emotiva del gruppo. Ma anche nel fare la scelta giusta, al momento giusto.
Ogni decisione in campo e fuori, ogni dichiarazione, ogni schema schierato in campo può rivelarsi un passo fatale, o al contrario, un trionfo inaspettato. Il successo e il fallimento viaggiano su binari paralleli, pronti a incrociarsi in ogni momento, a ogni fischio d’inizio, a ogni sessione di calciomercato.
Il confine tra gloria e oblio è sottile. Un tecnico può essere osannato un giorno e dimenticato quello successivo, se i risultati non arrivano o le aspettative vengono deluse. Si lavora sotto una pressione costante, dove le decisioni prese in pochi secondi durante la partita vengono poi dissezionate e giudicate per giorni.
Una rosa, per quanto talentuosa, necessita di una guida ferma e ispirata, pena il crollo psicologico e tecnico in un attimo. Il futuro di un uomo in panchina, in sostanza, è appeso a un filo sottilissimo, spesso legato a dinamiche di cui non ha pieno controllo.
Probabilità e imprevisti
Un infortunio imprevisto, un episodio arbitrale contestato o un tiro sulla traversa al novantesimo: il destino di una stagione, e di conseguenza, la carriera di un allenatore, può cambiare in un istante. E in Italia, si sa, la pazienza delle società non è mai stata una virtù consolidata.
E in questo turbinio di destini incrociati e scelte cruciali, emerge la storia di Patrick Vieira. L’ex campione del mondo, noto per la sua determinazione in campo, è ora seduto sulla panchina del Genoa, in una posizione estremamente delicata. La squadra ligure naviga in acque agitate e le ultime prestazioni non hanno certo rassicurato la dirigenza.

Il retroscena
Eppure, solo pochi mesi fa, il suo nome era circolato con insistenza nelle stanze più prestigiose del calcio italiano. Vieira era infatti tra i papabili successori di Simone Inzaghi alla guida dell’Inter, insieme a Cesc Fabregas.
La pista dello spagnolo scemò subito visto il muro eretto dall’ambizioso club lariano, le possibilità di Vieira all’Inter salirono ma senza raggiungere lo zenit: alla fine il francese restò al Genoa. Uno sliding doors in piena regola: da possibile sostituto di Simone Inzaghi al possibilissimo esonero con i Grifoni, il passo è breve.
