È un’Inter dalle sette bellezze | Ma c’è chi non sorride: sa che a gennaio se ne deve andare

L'Inter di Chivu non si ferma più - instagram - interdipendenza.net
L’Inter Chivu crea entusiasmo tra tifosi e addetti ai lavori, ma non tutti sono felici e contenti. C’è chi deve fare le valigie. E andarsene.
Le due sconfitte di fila nelle prime tre giornate sono un lontano ricordo. L’Inter di oggi è una squadra che non sta sbagliando più nulla, vincendo e convincendo, portando in auge il nome di Cristian Chivu.
Proprio l’allenatore romeno, su cui stavano nascendo i primi dubbi dopo il galeotto derby d’Italia perso in quella modo, ha saputo cambiare marcia in maniera impressionante. Quella sconfitta, giunta forse nel momento peggiore e alquanto immeritata contro la Juventus, ha innescato una reazione di puro orgoglio e determinazione nel gruppo nerazzurro.
Da quel pomeriggio amaro, infatti, l’Inter non ha più conosciuto la parola “sconfitta”, trasformando ogni partita in una dimostrazione di forza. Al di là dei meriti tattici, Cristian Chivu ha saputo toccare le corde giuste, trasformando la delusione in benzina per una macchina che ora corre a pieno regime e non sembra volersi fermare.
Il bilancio post-derby d’Italia parla chiaro e lascia poco spazio alle interpretazioni: sette vittorie consecutive tra campionato e Champions, un filotto di sette bellezze che ha rilanciato le ambizioni della squadra nerazzurra.
Solidità difensiva e attacco esplosivo
L’Inter ha ritrovato solidità difensiva e una vena realizzativa brillante, dimostrando una maturità inaspettata per un gruppo così giovane. Le vittorie si sono susseguite con autorità e a volte con risultati netti, a testimonianza di un cambio di passo mentale prima che tecnico.
Il lavoro di Chivu sulla coesione e sull’identità di gioco sta finalmente dando i suoi frutti. Eppure, dietro questa scintillante vetrina di successi, non tutti i volti in casa nerazzurra sono distesi e sorridenti.

In partenza
Tra i meno felici c’è senza dubbio il difensore Bisseck, che preme per trovare più spazio o, in alternativa, una soluzione per gennaio che gli garantisca di giocare con maggiore continuità in ottica Mondiale. Situazione analoga per Frattesi, centrocampista dalle grandi aspettative, che sotto la guida di Chivu sta trovando spazio solo con il contagocce.
Ma l’ombra più inquietante sulle sette vittorie consecutive è rappresentata da Piotr Zielinski. Il polacco, arrivato con grandi ambizioni, non sembra carburare nemmeno con Chivu. Il centrocampista non ha mostrato il lampo atteso, apparendo troppo lontano dalla forma smagliante che tutti gli riconoscevano. Questa difficoltà nell’integrarsi e nell’essere decisivo potrebbe aprire a clamorosi sviluppi. Sarri lo porterebbe subito alla Lazio, attenzione al Leeds, sta premendo per averlo a gennaio. E attualmente è in pole.
