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Inter, un assegno in bianco staccato | Marotta sbriga in un amen l’operazione per lo scudetto

Beppe Marotta

Beppe Marotta, presidente dell'Inter - lapresse - interdipendenza.net

Euforia alle stelle in casa Inter dopo i sei successi di fila. Marotta cavalca l’onda dell’entusiasmo e sbriga l’operazione lampo.

Con il senno di poi ha pagato di più la prestazione offerta nel derby d’Italia, rispetto a chi ha vinto sì ma senza meritarlo. Juventus-Inter uno spartiacque di questo inizio campionato. La Juventus ribaltò il risultato negli ultimi 10’, un po’ casualmente, da 2-3 a 4-3.

Ma quello è stato l’ultimo successo dei bianconeri: 5 pareggi di fila e una sconfitta in quel di poco valgono più di mille parole. Per l’Inter quel derby è invece l’ultima vittoria. Da lì in poi, la squadra di Chivu ha infilato una sestina vincente che rende merito alla qualità dei giocatori, ma anche alla visione dell’erede di Simone Inzaghi. Compresa quella partita persa in modo rocambolesco.

Il morale in casa nerazzurro ha raggiunto vette siderali. Un ruolino di marcia impressionante, che ha spazzato via ogni ombra lasciata dalla pesante sconfitta nel Derby d’Italia, nel punteggio ma non nella prova offerta da un’Inter che avrebbe meritato anche in quella circostanza.

La verità è che la squadra nerazzurra sembra aver trovato una quadratura tattica e mentale perfetta, proiettandosi verso il futuro con una consapevolezza e una determinazione che non ammettono distrazioni.

È scattato qualcosa

Chivu ha tanti meriti, al netto della qualità a disposizione. Visione e gestione tecnica, unione e nuove energie che hanno ricompattato uno spogliatoio ora coeso come non mai. Deve essere scattato qualcosa nella testa dei giocatori, una reazione d’orgoglio e di compattezza che ha fatto la differenza.

L’Inter oggi è una macchina quasi perfetta, che macina gioco e risultati, forte di un attacco prolifico e di una difesa che concede pochissimo. L’entusiasmo della tifoseria è palpabile e contagioso. Così Marotta cavalca l’onda dell’entusiasmo generale.

Alessandro Bastoni
Alessandro Bastoni, dfiensore dell’Inter e della Nazionale – instagram – interdipendenza.net

Un’operazione solo da chiudere

L’aria che si respira alla Pinetina è di assoluta serenità e fiducia. Marotta, osserva con soddisfazione l’andamento del campionato, si gode i numeri da record dell’ultimo bilancio, senza adagiarsi sugli allori. Il presidente nerazzurro, noto per la sua capacità di anticipare le mosse e blindare i talenti, sta lavorando sotto traccia per consolidare le fondamenta di questa squadra vincente, pianificando già le mosse future.

Aperto formalmente il tavolo per il rinnovo di uno dei pilastri della retroguardia nerazzurra, un giocatore fondamentale nell’attuale scacchiere tattico e con un potenziale di crescita ancora enorme, per bloccarlo definitivamente: Alessandro Bastoni. Ha un contratto fino a giugno del 2028, ma anche una fila lunga-lunga di pretendenti, disposti a tutto per prenderlo. Per questo l’Inter ha fretta di ritoccare il contratto di Bastoni, sia come tempistiche (fino al 2030) sia economicamente parlando. Con questa mossa, Oaktree stacca di fatto un “assegno in bianco” per sono certi giocatori che rendono concreta la visione del proprio tecnico.