Juric non si dà pace | Tremenda tegola per l’Atalanta: ora bisogna tornare sul mercato

Ivan Juric, allenatore dell'Atalanta - lapresse - interdipendenza.it
Il pari contro la Lazio ha lasciato tanta amarezza a Ivan Juric. Oltre il danno arriva la beffa per l’Atalanta: che tegola!
È l’unico allenatore imbattuto della Serie A, nonostante quei 5 pari in 7 partite che non rappresentano un ruolino di marcia da Champions League. Eppure l’ultimo ha il sapore di un brodino sciapo per Ivan Juric.
Un’amarezza profonda scava il volto dell’allenatore croato dopo lo 0-0 casalingo contro la Lazio. Nonostante una prestazione gagliarda e generosa, l’Atalanta non è riuscita a sfondare il muro biancoceleste eretto in particolare da un superbo Ivan Provedel, autore di parate decisive che hanno salvato il risultato.
L’episodio più clamoroso resta però il palo colpito da Zappacosta nel finale, un legno che grida vendetta per il tecnico croato, frustrato per il mancato successo che avrebbe meritato. Juric non si dà pace, sentendo di aver lasciato per strada due punti fondamentali in ottica classifica e per il morale della squadra bergamasca.
Il rammarico è palpabile nell’ambiente nerazzurro, conscio di aver sprecato un’altra grande opportunità. Provedel, in giornata di grazia, è stato il vero ostacolo insormontabile, aiutato anche dalla compattezza difensiva organizzata magistralmente da Maurizio Sarri, venuto a Bergamo per non perdere e tornato a Roma con l’obiettivo centrato.
Sembrava la Dea di Gasp
L’Atalanta ha creato tanto, ma la mira non è stata delle migliori e la sfortuna si è accanita sull’ultima occasione, negando una vittoria che sarebbe stata fondamentale per dare slancio alla stagione. La sensazione è che senza gli infortunati di peso, l’epilogo sarebbe stato diverso.
La domenica di Juric si è trasformata in un incubo con la notizia, ufficializzata il giorno dopo, dell’ennesimo infortunio di Giorgio Scalvini. Il giovane difensore nerazzurro, martoriato dai kappaò in questa prima fase di stagione, ha riportato un problema muscolare che lo costringerà a un nuovo stop forzato.

Maledetta sfortuna
Per Scalvini si parla di lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro, un problema non grave ma che lo terrà ai box per diverse settimane, alimentando la preoccupazione del tecnico e della società. Si tratta di un’assenza pesante come un macigno per l’Atalanta, che si trova a dover affrontare un ciclo di sette gare in ventidue giorni che metterà a dura prova le risorse fisiche e mentali della squadra.
La versatilità e la qualità di Scalvini nel pacchetto difensivo erano considerate cruciali da Juric per gestire la rotazione e l’impegno su più fronti. Perdere un elemento così importante proprio alla vigilia del tour de force, tra campionato e impegni europei, è un colpo durissimo da assorbire per la Dea. Questo ennesimo, sfortunato, stop costringe Juric e la dirigenza a rivoluzionare i piani. Il tecnico croato è ora in piena emergenza, vedendo assottigliarsi pericolosamente le alternative in difesa. L’Atalanta, a questo punto, non può fare a meno di tornare sul mercato.