“L’Inter mi ha chiamato” | La telefonata di Marotta fa scattare la trattativa: tutto deciso

Beppe Marotta Beppe Marotta, presidente dell'Inter - ansa - interdipendenza.net
Arriva l’ammissione di una trattativa dell’Inter: Marotta e il rinforzo giusto per la squadra di Chivu: tutto deciso.
La scelta di Cristian Chivu come nuovo allenatore dell’Inter è stata sin dal principio il concatenarsi di tre eventi: il divorzio a sorpresa di Simone Inzaghi dopo il finale horror della passata stagione, la trattativa saltata con Cesc Fabregas, la scelta della dirigenza di puntare su Cristian Chivu.
Cristian Chivu, dunque, l’allenatore a cui la società ha affidato il futuro. Non per forza un ripiego: il romeno conosce benissimo la piazza, era uno degli eroi del Triplete nerazzurro, ha fatto la gavetta nel settore giovanile nerazzurro.
Ora ha dimostrato di aver trovato la quadra vincendo tutte le partite dopo il sanguinoso kappaò nel derby d’Italia.
Così ora la squadra mercato della Beneamata sta lavorando senza sosta su diversi tavoli, provando a gettare le basi per un’altra stagione di successi e programmazione mirata. L’obiettivo primario di Beppe Marotta e Piero Ausilio è conciliare la competitività dell’Inter, con giocatori funzionali al gioco di Chivu, con la valorizzazione dei giovani talenti: vedi Bonny, leggasi Pio Esposito.
Un lavoro certosino che ha visto il dinamico duo in prima linea, impegnato personalmente in una serie di contatti per saggiare la disponibilità di obiettivi ritenuti strategici. La volontà è quella di replicare la formula vincente degli scorsi anni, combinando l’esperienza dei pilastri con la freschezza di elementi promettenti.
L’attenzionato
Per gennaio sono in molti a pensare che l’Inter si rinforzerà in difesa, prima di rivoluzionare il reparto a giugno, quando andranno via alcuni giocatori in scadenza come Acerbi a De Vrij, ma questa estate, erano altri reparti da sistemare.
Gli addi di Arnautovic e Correa, senza dimenticare Taremi, hanno focalizzato l’attenzione di Marotta e Ausilio in particolare su un attaccante: Castro del Bologna, il Torito argentino, un soprannome che identicava il prospetto attenzione per diventare il vice Lautaro Martinez.

Il retroscena
La sua duttilità e la capacità di finalizzazione lo avevano reso un prospetto seguitissimo, non solo dall’Inter, ma da molti dei top club europei. La concorrenza era agguerrita, ma l’Inter aveva quasi in pugno Castro. Cosa è successo poi per far saltare la trattativa?
Ci ha pensato lo stesso Castro a rivelarlo in una recente intervista: “Sì, è vero: l’Inter mi ha chiamato – ammette l’attaccante del Bologna -. Ma sono voluto restare al Bologna per completare la mia crescita e vivere il mio sogno: il Mondiale“. Ecco spiegato perché l’affare non si è concretizzato. Con il senno di poi, guardando l’andamento finora di Bonny e Pio Esposito, meglio così.