Chivu sfoglia la margherita | Il prescelto dell’Inter è un bianconero: firma e affarone portato a casa

Cristian Chivu, allenatore dell'Inter - lapresse - Interdipendenza.net
Inter al lavoro per portare alla corte di Chivu un super rinforzo in un reparto scoperta. Firma e l’affarone si porta a casa.
I grandi club sono tutti uguali su questo aspetto. L’Inter non smette di guardare avanti, con l’obiettivo di mantenere una certa competitività in Italia e lanciare nuovamente la sfida anche in Europa, anche se non c’è più Simone Inzaghi, volato in Arabia Saudita per allenare l’Al-Hilal.
La dirigenza nerazzurra, con il nuovo allenatore Cristian Chivu in prima linea, è impegnata in una meticolosa analisi dei profili per rinforzare la squadra. La necessità è trovare un tassello nevralgico in grado di garantire stabilità, prospettiva e un’immediata competitività. Magari più in fretta possibile.
La “sfogliata” di Chivu è iniziata con l’individuazione di giocatori con un alto potenziale di crescita e un costo del cartellino sostenibile, un mantra fondamentale per le strategie economiche del club, come si è visto già questa estate, quando Marotta, Ausilio e Baccin, sono riusciti ad abbassare notevolmente il gruppo squadra della Beneamata, sotto la media dei 30 anni.
La ricerca, non è un segreto, si concentra in particolar modo sul reparto difensivo, una zona che necessità di un ricambio generazionale mirato e di qualità. I report sono stati analizzati attentamente da diversi mesi, restringendo progressivamente il campo a una rosa ristretta di nomi che soddisfano i criteri tecnici di Chivu e finanziari di Oaktree.
I candidati
Tra i candidati presi in considerazione per il futuro della difesa interista, spicca il nome di Dayot Upamecano, centrale roccioso del Bayern Monaco e della Nazionale francese. Anche il suo contratto in scadenza, un giocatore rende appetibile, nonostante l’ingaggio elevato, ma non è il solo ad aver stuzzicato la fantasia dei dirigenti nerazzurri.
Un altro profilo attenzionato è quello di Niccolò Bertola, difensore dell’Udinese e della Nazionale U21 dell’Italia, classe 2002. Ma Il vero prescelto, quel nome sussurrato negli uffici di Viale della Liberazione come il colpo strategico, veste bianconero.

Il ritorno di fiamma
Non è la prima volta che si parla Oumar Solet dell’Udinese in ottica Inter. Il giovane centrale francese aveva già convinto la dirigenza interista per la sua fisicità, l’abilità nell’anticipo e la capacità di impostazione, caratteristiche che si sposano perfettamente con il sistema di gioco interista. Ma alla fine non se n’era fatto più nulla, anche per i guai extra calcistici di Solet.
Ora il ritrono di fiamma quell’affare realizzabile a condizioni vantaggiose. La scelta è dettata anche da ragioni pratiche e anagrafiche: sia Francesco Acerbi che Stefan De Vrij vedono i loro contratti volgere al termine, e la loro età avanzata non lascia spazio a manovre per un rinnovo a lungo termine. Per questo motivo, l’acquisto di Solet non è solo un affare di prospettiva, ma una necessità impellente per la linea a tre di Chivu. L’Inter sogna di portarlo alla Pinetina già a gennaio, un “affarone” che blindi la difesa nerazzurro per presente e futuro.